lunedì 25 agosto 2014

Dibatto seguito alla serata a Canal San Bovo sul comune unico

Il dibatto seguito alla serata del 19 agosto 2014 sul comune unico è stato aperto da Renato Loss, ex facente funzione di sindaco nell'ultimo periodo nell'ultima amministrazione Zortea, il quale è voluto partire un immagine aerea che mettere in luce come il Primiero sia una realtà dove è difficile vedere un confine tra i vari comuni, mentre il Vanoi sia una realtà a parte di 221 Kmq di territorio diviso in 7 frazioni. Come all'avento della comunità non si sia voluto mettere il Vanoi nel nome come da lui proposto e come ha più senso la gestione associata di servizi. Non è sfavorevole al comune unico ma prima vorrebbe valutare l'esperienza di un Primiero fuso dopo 3 anni.

Corona Fabrizio, consigliere comunale a Canal San Bovo, mette in luce le difficoltà di una tale fusione visto il passsato e gli egoismi del Primiero.

Beccalli Stefano, vicesindaco di Canal San Bovo, presenta le sue perplessità sulla tempistica che vedrebbe a fine 2014 il referendum per arrivare nel 2015-2015 al comune unico per la difficoltà di spiegare anche la figura dei prosindaci oltre che trovare dei rappresntati sulla quale figura pone dubbi.

Paolo Forno invita a non focalizzarsi sulla figura prosindaci che è temporanea ma sul fatto che si avrebbe finalmente una visione comunale. A livello di riforma della comunità la stessa dovrebbe perdere il ruolo di soggetto politico.

Corona Antonia aggiunge alla discussione la questione che esistono 12 realtà nel comune che sono gestite in modo sovracomunale. Lei ammmette vivendo periodi sia in Vanoi sia in Primiero, che il Vanoi viene visto come un corpo estraneo.

Paolo Meneguz, ex consigliere in comunità di Valle di Primiero, afferma che l'esperienza della Comunità di Valle di Primiero è stata fallimentare. Partendo poi dall'obiezione che Canal San Bovo sarebbe la cenerentola per porre una domanda: ssoete sicuru che rimaendo fuori dal coune unico si riuscirà ad avere di più che non entrandoci?

Renato Loss porta l'entrata in Acsm che doveva mettere appossto la liena SET a Zortea e arrivare alla distribuzione come in Primiero, ma ciò non è stato ripettato perchè c'erano poche utenze e non conveniente.

Caser Andrea, consigliere Canal San Bovo, interviene su una delle realtà sovracomunali presenti in Vanoi l'APT sollecitato dal pubblico. Sulla stessa lui che è anche operatore turistico con l'Highlander stende un velo pietoso.

Angelo Orsingher fa un analisi dell'economia del Vanoi che per vede il 55% degli occupati esser nel settore pubblico. Un economia di sussistenza, la quale senza cambiamenti può solo peggiorare.

Beccalli Stefano fa capire che il cambiamento più urgente e dal pubblico si fa presente che serve discontinuità e cambiamento.

Paolo Forno torna sui 600 milla euro del legname che manterrà la gestione separata che potrà esser fatta anche tramite ASUC.

Maurizio Gaio, ex consigliere e assesore

Sulla sottolineatura, fatta da me, circa la mancanza di visione; Daniele Gubert, ex consigliere comunità di Valle di Primiero, fa presente che il comune unico è solo un inizio per dotarsi di uno strumento adeguato a costruire una visione comune.

Beccalli Stefano fa presente che il Vanoi ha sempre collaborato molto col primiero e che gli egoismi sono arrivati da alcuni comuni del Soprapieve che hanno affossato le gestione associate.

Loss Renato afferma che tutto si può dire tranne che il Vanoi non dimostra interesse per il tema del comune unico vista la folla presente.

Dal comitato "Per un primiero meno diviso" si fa presente che nel comune unico ci sarebbe un programma sovracomunale su cui si avrebbe la responsabilità di portarlo avanti. Ci sarebbe poi di selezionare meglio la classe dirigente.

Mauro Cecco parte dal fatto che le teste devono cambiare non guardando a cosa successo in passaato ma al futuro dei nostri figli e nipoti. Non condivide l'attendismo di 2-3 anni per la fusione, ma nessuna opzione è da scartare per poter arrivare all'obbiettivo.

Rattin Giovanni, consigliere della Comunità di Valle di Primiero, affer a che col coune unico le comunità non hanno senso di esistere. La realtà è variegata con un Vanoi da cui escono 18-20 mila mc di legname e nessuna segheria e con l'acqua sporca nei paessi alti e un sistea imprenditoriale debole. Il Vanoi è schiavo del Primiero, dal quale a ricevuto vincoli attraverso il Parco di Paneveggio Pale di San Martino.

Mariuccia Cemin, sindaca di Canal Sa Bovo, intende aspettare il sondaggio della cittadinanza per esprimersie eguirà ciò che la gente vorrà visto che spesso è stata tacciata di autoritarismo. Esistono tra Primiero e Vanoi diversità soggettive e oggettive che vanno tenute in considerazione. Nelle gestioni associate si sono viste molte difficoltà perchè alcuniu comuni Soprapieve si sono smarcati. Sui sovracanoni BIM si è arrivati ad una legge che per il Primiero e lega gli stessi alla partecipazione ACSM e non hai danni patiti dalle infrastrutture di sfruttamento idrico facendo passsare la quota dal 28% al 6% con un danno di 60 mila euro.

Rento Loss si acggancia a ciò per chiedersi perchè Fiera di Primiero ottiene sovracanoni BIM senza avere sfruttamento idrico sul suo territorio e nemmeno infrastrutture tese allo sfruttamento idrico. Ci si chiede anche perchè il comune picccolo di fiera abbia votato al 50% per la fusione.

Andreina Stefani vicepresidente della Comunità di Vallle di Primiero, fa presente che il comune unico deve esser visto come uno strumento e non la panacea di tutti i mali. Prerequisito per eprimersi è una informazione corretta . La comunità di valle non è stato tutto un fallimento in quanto a portato investimenti sovracomunali e almeno nel campo sociale ha ffunizionato anche se per altri servizi possono esserci stati dei problemi. Alla gente non interesssa da dove proviene il servizio. Senza persone capaci non c'è garanzia e si dovrebbe partire da ciò che funziona e non creare miraggi.

Daniele Gubert sul punto fa presente che il progetto del comune unico parte dal basso e non come le comunità di valle dall'alto. Il fallimento della visione comune attuale è dovuto al fatto che il comune non è responsabile su scelte sovacomunali, in quanto su quelle nel programma non si esprime nel chieddere il voto ai cittadini.

Paolo Meneguz aspicoa che ci si prenda dei rischi dal parte dei sindaci e si arrivi al comune unico e ad una visione sovracomunale.

Roberto Pradel, sindaco di Transacqua, nota una certa complessità di posizioni nel Vanoi e si potrebbe pensare anche a due ambiti. Certamente sulla comunità la riforma cambierà la stessa che sarà un ente di servizio e non politico. Un sistema meno frammentato è auspicabile e una riflessione a fatta i tempi sono maturi e Transacqua si è espressa con favore alle elezione per tale prospettiva. Si è annullato il concorso di segretario andando in convenzione con Fiera per lo stesso credendo in tale progetto.

Maurizio Gaio, ex sscosigiere e ex assessore Comunità Valle di Primiro, afferma che un sindaco dovrebbe espromersi e non aspettare il sondaggio in auquadno dovrebbe prendere una posizione spiegarla e guidare la cittadinanza assumendosene le responsabilità.

Mariuccia Cemin condivide che si deve stare in testa una volta presa decisione la si deve sostenere, ma va ascoltata prima la gente.

Paolo Forno dice che fare o non fare referedum non deve dipendere dal sondaggio ma l'amministrazione si deve esporre non dando troppa importanza perchè tra lo stesso ei il referendum c'è ancora informazione e si deve far esprimere la gente. Paolo Meneguz sconfessa Forno sul sondaggio che viene fatto in modo statificato su un campione di famiglie. L'errore è de 5%.