giovedì 11 settembre 2014

Parco Agricolo dell'Alto Garda tra stallo e attuazione

La legge della provincia di Trento n. 15 del 2008 portò all'istutuzione del "Parco agricolo del garda Trentino" a seguito della proposta di legislativa di iniziativa popolare che aveva raccolto numerose firme. Il parco era stato istituito per la promozione dell equilibrio dell'equilibrio ambientale dell'aree del distretto (le quali venivano individuate nell'allegato A alla legge) e le circostanti Per fare ciò si intendeva:

  1. salvagiuardare e promuovere, riqualificare e potenzire le attività agropastorali;
  2. promuovere della fruizione culturale, turistica e ricreativa dell'ambiente;
  3. valorizzare e recuperare il paesaggio ee l'ambiente delle fasce di collegamento tra aree urbanizzate e campagna, nonché alla connessione delle aree esterne con sistemi di verde urbano;

Si escludeva comunque che le aree del parco rientrassero nella normativa sulle riserve.

Per fare ciò si davano delle competenze chiare alla comunità di valle che gestiva il distretto attraverso un'agenzia che vedeva partecipare i portatori di interessi.

Lo stallo. L'iniziativa ancor oggi non ha visto al di la della legge concretizzazione, in quanto le risorse economiche hanno visto un ridimensionamento e ciò ha imposto delle riflessioni tra i sindaci e amministratori delle zone interessate.

La conferenza dei sindaci della comunità dell'Alto Garda presieduta dall'asssessore de Guelmi del 7 luglio 2014 ha dettato i prossimi sviluppi del progetto:

  1. modifica della legge 15/2008 sopprimendo l'Agenzia di gestione del distretto agricolo e gli articoli che prevedevano che la stessa in materia di urbanistica.
  2. l'attivazione di un gruppo lavoro composto da un funzionario dell'ufficio periferico di Riva del Garda, da un tecnico di zona della Fondazione Edmund Mach, un rappresentate dall'Associazione Agraria, un rappresentante delle Organizzazioni sindacali agricole che indiviudui i progetti prioritari da sottoporre a focus group dei poratori di interesse;
  3. costituire un gruppo operativo composto dalla Comunità di Valle, Fondazione Edmund Mach, Cooperativa Valli del Sarca, Associazione Agraria, eventuali comuni interessati al finanziamento dei progetti ritenuti più interessanti sul fondo PSR;
  4. il suporto amministrativo rimane in acpo alla Comunità di Valle.

Anche a livello provinciale da parte dell'assessore competente Michele Dallapicola c'è voglia di chiarezza facendo i conti con le risorse calanti ricalibrando il Distretto Agricolo dell'Alto Garda sulla situazione attuale. Ciò avviene per lo stesso attraverso una struttura più snella che però guardi alla valorizzazione del territorio facendo sistema tra l'agricoltura e altri settore. Si mantiene la struttura della partecipativa sul sistema del Parco Fluviale.

Queste le modifiche che si vogliono apportare e fino a quando non avverranno è difficile vedere il Parco Agricolo partire. E' diffficile allo stato vedere visto che il supporto amminitrativo rimarrà alle Comunità di Valle vedere come ciò ci inserirà nella riforma delle stesse. La volontà c'è di farlo partire certo è che per valutare se ciò risponderà a ciò che nel 2007 si chiedeva con la raccolta firme si dovrà valutare come incideranno le modifiche e come le stesse verranno attuate. Si seguirà comunque la questione fino a che non sarà risolta e il Parco Agricolo dell'Alto Garda non sarà realtà.

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