venerdì 26 dicembre 2014

Si terrà il 29 dicembre 2014 l'ultimo consiglio comunale di Canal San Bovo del 2014

Il 29 dicembre 2014 alle ore 18 presso la sala consiliare del Comune di Canal San Bovo si terrà l'ultima assemblea del Consiglio Comunale. Una seduta asseembleare d'urgenza che non è giustificabile a mio avviso dagli argomenti trattati. Ecco gli argomenti:

  1. verbale seduta 27/12/2014
  2. esame piano per l'energia sostenibile P.A.E.S.;
  3. esame piano protezione civile comunale;
  4. autorizzazione al mantenimento partecipazione societarie;
  5. presa d'atto chiusura dell'impianto di macellazione intercomunale e dismissione servizio comunale;
  6. gestioni associate servizi intercomunali. Convenzione per la gestione associata del servizio piscina comprensoriale. Modifiche accordo relativo al biennio 2014-2015;
  7. approvazione modifiche al regolamento organico del personale relativamente agli incarichi vietati ai pubblici dipedenti;
  8. regolarizzazione tavolare a catastale; estinzione uso civico su neoformata p.ed. 3546 di mq 5 e p.fd. 7536/14 di mq 11 di proprietà comunale e autorizzazione alla vendita;
  9. sdemanializzazione p.fd. 128/2 in loc. Danoli e permuta con p.fd 128/2 di proprietà comunale con p.fd. 11768 di proprietà A.P.S.P. Valle del Vanoi;
  10. esame nuovo statuto del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Caaanal San Bovo;
  11. approvazione regolamento pulizia camini.

E' questo l'ultimo consiglio comunale dell'anno e invito tutta la popolazione sebbene l'orario dei non più felici, a partecipare essendoci alcuni temi come la piscina comunae e i mantenimento delle partecipazioni societarie. Non ci sarà i bilancio di previsione 2015 che verrà fatto nel 2015 verso marzo, salvo altre sorprese. C'è uno scollamento dall'istituzione comunale segnalata dalla scarsa partecipazione dei cittadini anche ai consigli comunali che nel 2015 sarebbe beello colmare.

mercoledì 24 dicembre 2014

Approvazione del codice comportamento dei dipendenti del Comune Canal San Bovo il 29 dicembre 2014

Il 29 dicembre 2014 verrà approvato all'interno del Consiglio comunale il codice comportamento del dipendenti del Comune di Canal San Bovo. Si deve qui stimatizzare la data del Consiglio Comunale di approvazione perchè è la stessa in cui si chiude la presentazione d parte dei cittadini delle osservazioni dello stesso e ciò fa presagire che le stesse non potranno venire prese in considerazione visto che il testo su cui si voterà è stato già consegnato con la convocazione ai consiglieri.

Il testo del regolamento è possibile ottenerlo qui e qui avevo fatto delle prime osservazioni.

Da una lettura più attenta si può valutare positivamente il codice comportamento segnalando comunque come già fatto in prima battuta che l'art. 11 andrebbe chiarito meglio un comportamento odioso verso i cittadini che mentre il dipendente è al lavoro va al bar a bere caffè e a volte rimane per un discreto tempo togliendo al cittadino possibilità di ottenere il servizio dovuto. All'art. 16 inoltre andrebbe chiarito meglio gli effetti anche retributivi della valutazione del lavoro del dipendente sia in positivo che negativo per poter promuovere il merito.

Per le sanzioni di violazione penali in tema corruzione e del codice civile trovano nel codice in varie parti sostanza è positivo.

Avrei a mio avviso vietato ogni regalo e non previsto, come l'art. 4 fa, delle soglie ai regali; comunque la soglia è accettabile.

Se un merito più avere il regolamento è di chiarire molte situazioni ed è sicuramente un buon inizio per andare sui prinicipi di imparzialità e buona amministrazione richiesti dalla Costituzione.

venerdì 19 dicembre 2014

Quattro chiacchere con Federico d'Incà

Domenica 14 tra i politici presenti al Mercatino di Zorzoi c'era il parlamentare Federico D'Incà (M5S) e devo dire che ciò ha fatto sorgere in me alcune domande che ho pensato di porle visto anche la presenza massiccia della Lega Nord e ringraziamo il parlamentare per le risposte.

E' il suo un avvicinamento alla Lega Nord vista la massiccia presenza della stessa? Io non ho nulla da spartire con la Lega, direi che anch'io ero sorpreso dal numero di autorità della leghiste presenti. Io sono del M5S, punto e basta.

Quali valutazione sulla presentazione da parte ministro Alfano del DDL per il distacco di Voltago Agodorino dal Veneto con annessione al Trentino? Sono favorevole all'istituzione dei referendum e all'espressione popolare, il governo deve poi esprimersi in merito, io credo che in un Paese normale se i cittadini di Voltago vogliono passare da una provincia all'altra questo possa essere fatto.

In merito alla mancata obiezione verso un Flavio Tosi che tuonava contro il Trentino sottolineando che i paesi di montagna come Sovramonte sono parlando dei residenti in paesi di montagna, vicini al Trentino, degli eroi resistendo anche se hanno la concorrenza dei vicini che hanno dei privilegi qual'è la sua idea? Ho una visione a macroregioni e in cui il Veneto con il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia costituiscono la macroregione del nord est con autonomie simili al Trentino.

giovedì 18 dicembre 2014

Riordino della rete ospedaliera trentina: il caso dell'Ospedale di Cavalese e le riflessioni di Giuseppina Vanzo.

Il 5 dicembre 2014 alle ore 8.10 venne deliberato dalla Giunta Provinciale di Trento un il riordino della rete ospedaliere dall'assessore alla sanità provinciale Borgonovo Re con la delibera 2114. Era assente l'assessore provinciale Michele Dallapiccola. Nella delibera si sottolineano gli indirizzi che muovono il riordino è l'etica nell'utilizzo delle risorse e la sostenibilità del sistema, la sicurezza e qualità delle cure, la parità di accesso dei cittadini ai servizi sanitari.

Il perno del sistema si basa su due tipi di strutture hub e spoke (che non è il personagggio di StarTrek). Gli hub saranno tre Trento, Rovereto, Cles che hanno attività sulle 24 ore sia di primo livello per il proprio territorio e di secondo livello verso tutti i territori serviti dalle strutture spoke. Esse hanno una struttura che riesce a gestire tutta l'urgenza sulle 24 ore. Esse posso garantire funzioni di elevata complessità e tecnologia. Il collegamento con le strutture spoke è di tipo bidereionale prevedendo il decentramento di parte della casistica programmata (soprattutto in ambito chirurgico ed ortopedico).

Gli altri ospedali sono di tipo spoke che sono organizzati sul modello di day surgery/week surgery. Essa prevede che tali strutture servono i territori di riferimento per le prestazioni di primo livello lasciando non potendo gestire e funzioni che richiedono particolari competene e tecnologie presenti negli hub e assicurano l'attività programmata e urgente senza pper avere l'attività di sala operatoria nottura e festiva. Le strutture spoke si integrano in modo stretto ospedale e territorio per geire la cronocità/fraglità e urgenza territoriale collegandosi in modo biderizionale con le altre strutture spoke e con li hub svilupando specifiche competenze multizionali (sopratutto in ambito chirurgico ed ortopedico).

Sfido a dire che si debba avere tutto in ogni ospedale e che la sussidarietà non sia un valore anche per risparmiare risorse da reinvestire nel sistema certo è che 60.000 firme contro tale previsione provinciale, più del 10% della popolazione, meritava sicuramente una partecipazione migliore della popolazione e un maggiore ascolto. Qui si vuole presentare il caso di Cavalase per per poi fare qualche considerazione con l'assessore salute del comune Cavalese Giuseppina Vanzo che arrivano dopo che il presidente della comunità di Valle di Fassa Zancanella aveva espresso ottimismo per l'ospedale di Cavalese nel settembre 2014.

Ospedale Cavalese. La struttura dell'ospedale di Cavalese è di tipo spoke e ha una dotazione di 62 posti letto ordinari, 9 in DH/DS, 11 posti letto tecnici e le eventuali culle per neonato. La stessa possiede i requisiti strutturali ed organizzativi delle strutture di base; serve la popolazione delle Valli di Fiemme e Fassa per tutte le funzioni di base ma deve divenire punto di riferimento provinciale per casistiche elettive e selezionate nel contesto dei Dipartimenti Medico, Chirurgico ed Ortopedico.

Nella struttura rimane l'Area funzionale omogenea (AFO) H24 che comprende medicina interna e funzioni specialitiche complementari, ma non si fa riferimento ai posti che nella configurazioni attuali sono 42. Il pronto soccorso con osservazione breve permane ma senza i 2 posti letti bensì integrato con i servizi i emergenza territoriale e continuità assistenziale.

Viene mantenuta la AFO per uanto riguarda Chirugia generale, Ortopedia e tramauttogia aggiungendo ginecologia, ma non più H24 e con la presenza di 21 posti letto. Gli interventi espletabili sono quelli in regime di day-week surgery ed ambulatoriale con affidamento di almeno un mandato di eccellenza in ambito provinciale dando mandato all’Azienda di adottare le necessarie disposizioni organizzative per dare attuazione a quanto previsto dal PdM 2013-2015 per la funzione chirurgica.

L'area materno infantile attualmente H24 e comprende Ostretrica, Ginecologia e Pedriatria con 8 posti letto e punto nascita con 8 culle è ancora tutto da definire nel suo assetto.

Le funzioni di laboratorio vengono come la funzione radiologica collegate in rete e viene praticamrnte eliminata la configuraziuone attuale di un laboraotrio di risposta rapida h 24 e di radiologia con mammografia coleata in tele refertaione h 12.

Le sale operatorie non opereranno più h24, ma h12 e nei campi di chiurgia, ortopedia e ginecologia h12 tranne nel periodo di maggior afflusso turistico.

Vengno mantenuti i servizi specialistici aumbulatoriali ai quali si agggiunge la riabilitazione. Viene inoltre aggiunta la funzione i continuità assistenziale ospedale-territorio.

Per il resto (Anestesia H24, Centro Dialisi ad Assistenza Limitata (CDAL 7 posti letti tecnici)e armadio farmaceutico, emoteca, sterilizzaione rimane uguale.

,

Quale riflessione insieme Giuseppina Vanzo. L'asseora alla salute del comune di Cavalese, Giuseppina Vanzo, parte dall'assunto che si sia voluto procedere con tale riordino sebbene siano state raccolte 60 mila firme in tutta la provincia. Per quanto riguarda i punti nascita poi fa notare come l'Assessora provinciale Borgonovo Re ha deciso di trattarli in tempi diversi, successivamente, ma il temporeggiare equivale a chiudere (non lo dicono ma lo fanno). Con la mancanza di un Primario si andrà verso la Tionizzazione del punto nascita di Cavalese, verrà meno la fidelizzazione delle donne di Fiemme e Fassa riducendo i parti a numeri non più sostenibili.

Al momento l'assesora alla salute del Comune Cavalese attende di vedereosa farà la gente di Fiemme e delle altre valli, non è detto che tutto passi in cavalleria.

Per quanto concerne l'ospedale di Cavalese fa fatica a capire perchè un tale ospedale che funziona bene, secondo standard di qualità e sicurezza (i dati lo confermano), con una sala operatoria utilizzata al 100%, che nell'ultimo quinquennio per numero di interventi, risulta essere il terzo polo operatorio di tutto il Trentino, nonchè il meglio amministrato di tutta la Provincia, lo vogliano ridimensionare per risparmiare. Una mossa che ha dell'incredibile.

Non era mia intenzione con tale illustrazione indicare quale sia la strada da seguire persone più competenti, ma certo qualche riflessione si può fare. E' mancata la partecipazione della popolazione che ha risposto con 60 mila firme contro tale progetto di riordino e la Giunta Provinciale non ha inteso aprire una discussione. Si è voluto presentare la situazione di un ospedale quello di Cavalese che tutto si può tranne che i cambiamenti siano minimi o che si sia mantenuto com'è e in qualche caso c'è stata una riduzione consistente c'è stata non come il presidente di Comunità Zancanella invece assicurava sebbene è vero non c'è una chiusura. Ci sono preoccupazione per l'area materno infantile che dovrà esser discussa in un secondo momento. Gli esempi di altre strutture provinciali non sono confortanti e la espr Giuseppina Vanzo esprime preoccupazione. E' stato un modo di poter avere qualche riflessione da un esponente locale come l'assessore salute di Cavalese che spero sia gradita. Lascio ai lettori trarre le conclusioni sul bene e male di un sistema che fa della susssidiarietà il suo perno come certo dovrà essere, ma che su cosa matenere nelle varie strutture può esser oggetto di dibattito.

lunedì 15 dicembre 2014

Mercatini di Zorzoi un successo anche di poltici

Domenica 14 dicembre è stata la giornata dei mercatini di Natale di Zorzoi che hanno visto una buona partecipazione di pubblico. Tutto si è aperto con il rito del taglio del nastro alle ore 10 nella piazza principale di Zorzoi al quale erano presenti molti politici. Non poteva mancare il sindaco di Sovramonte Federico della Torre che ha elogiato gli organizzatori e chi ha dato una mano per poi parlare delle difficoltà del venire in montagna a voluto in tal senso introdurre tra le autorità che parlano i sindaci presenti il più illustre Flavio tosi non prima però di affermare come il mercatino di Zorzoi abbia raggiunto il riconoscimento delle cinque stelle in termini di qualità.

E' stato poi il tempo di Flavio Tosi, sindaco di Verona della Lega Nord, dare un saluto a tutti e elogiare chi è riuscito a arrivare a tali risultati. A voluto andare a toccare la difficoltà di vivere in montagna e agli eroi che stanno sulle montagne, perchè nelle città ci sono problemi nella gestione, ma nei piccoli comuni la cosa si fa più difficile sopratutto a chi vive vcino al Trentino coi suoi privilegi. A poi passato la parola ai sindaco di Lamon Vania Malacarne e Luca Strappazzon di Arsie per i saluti. In particolare la prima ha messo in luce la difficoltà di vivere in montagna e come il mercatino di Zorzoi tra i molti che ogni anno nascono dopo 9 anni mantiene la sua originalità.

Erano presenti però anche due parlamentari Federico D'Inca (M5S) e Raffeala Bellot (Lega Nord). Quest'ultima in particolare dopo i saluti ha messo ha avvallato le parole di Flavio Tosi parlando anche delle questioni referendarie e che comunque lei c'è essendo oltretutto di Pedevena. Sopratutto i leghisti sembravano realmente di casa a Zorzoi i particolare Flavio Tosi. Assieme a due bambini del luogo si è proceduto al taglio del nastro e una banda Brass Folkers che ha suonato delle canzoni fino al pomeriggio. Si è avuto un altro momento degno di nota con la scoperta dei lavori tre artiste locali che hanno rifatto gli stemmi delle contrade di Zorzoi. E' stato tutto ben organizzato perchè da Sorriva si poteva arrivare lasciando la macchina li e poi raggiungere il centro con le navette messe anche dalla Polisportiva di Sovramonte. Nella mattinata fino alle 13 era possibile di visitare la Chiesa San Zenone con l'ausilio anche di una guida.

Da segnalare sicuramete l'impegno degli Alpini di Zorzoi che hanno alliettato gli stand con ove si poteva trovare dal salato al dolce. In mattinata oltre ai numerosi stand e mercatini ricavati sulla strada e nelle cantine ove si trovano cose artigianali e anche prodotti tipici, c'era anche un piccolo cinema ricavato in un piano di una casa parocchiale per l'occasione.

C'erano anche delle animali come pecore, conigli che si potevano vedere in una cantina, ma l'animale più gettonato dai piccoli era sicuramente il cavallo che trainava la carozza e che permetteva di fare un giro nel mercatino sicuramente particolari. Alle 15.30 però ecco però i bambini andare verso un garages nella campagna Zorzoi alla ricerca di Babbo Natale e che ops è stato trovato. La gente già presente nel mattino è aumentata e nella sera.

Non so contare la gente così numerosa presente che una ma c'era la via piena peccato non averla potuto fotografare; forse la gente è stata attiratta dalle luci che col buio notturno rendono tutto più magico dimostrando anche il buon lavoro fatto dalla proloco Sovramonte a livello pubblicitario e sfidando anche un periodo che sembrava volesse mettersi veramente a piovere ma per fortuna era solo due gocce rimanendo clemente pure lui.

L'album completo.

domenica 14 dicembre 2014

Revisione del codice comportamento dei dipendenti del Comune di Canal San Bovo: operazione ascolto dei cittadini da parte dell'amministrazione fino al 29 dicembre 2014

Il Comune di Canal San Bovo sta procedendo alla revisione del Codice di comportamento dei dipendenti e ha messo sull'albo telematico la bozza dello stesso, la stessa si può prelevare qui, con la finalità di ottenere le osservazioni, le quali posso essere fatte entro 29/12/2014.

Il regolamento si applica a tutti i dipendenti e collaboratori del comune ed è un regolamento di buon senso anche se qualche osservazioni vanno fatte.

Capita a volte di vedere dipendenti che vanno al bar durante orario di lavoro e a volte il tempo che dedicano non è trascurabile e nel comportamento durante l'orario di servizio dell'art. 11 della bozza regolamento non dice nulla in merito. Si è sentito a volte di persone che sono state diverso tempo e che il collega diceva che era fuori per commissioni postali il dipedente era al bar. Storie che si sentono che però certamente all'occhio del'utente non fanno apparire l'ente in buona luce.

L'art. 16 della bozza parla inoltre di valutazione dei risultati e ok agli obblighi connessi. Non viene chiarito e almeno per i responsabili settore andrebbe chiarito come ciò incida sullo stipendo variabile. Anche perchè senza sanzioni e promozioni trasparenti non si ha un miglioramento del servizio.

Nulla da dire su altri punti da un primo esame che comunque nei prossimi giorni sarà più approfondito. Il mio voleva essere solo una riflessione per far in modo di dare qualche idea e invito i cittadini a fare le osservazioni che ritengono più opportune, in quanto se nemmeno quando c'è l'ascolto dell'amministrazione i cittadini non si esprimo anche se su un regolamento dei dipendenti poi non ci si può lamentare.

sabato 13 dicembre 2014

Responsabilizzare i cittadini verso il povero: il modo di affrontare la povertà proposto dalla Caritas diocesana di Trento.

La crisi attuale sembra non vedere fine e la povertà di pari passo dilaga figlia di una disoccupazione a livelli mai visti. Accanto a ciò si notano forse più di prima i mendicanti a volte insistenti oltre a crescere l'insofferenza dei cittadini verso i migranti che per qualcuno è diventato un business, vedi Mafia Capitale, per la percezione che gli stessi ricevano di più dalle istituzione e in ciò certi compartamenti dei politici come quelli del Presidente Laura Boldrin non aiutano.

A questa situazione non sembra esserci una risposta adeguata della politica anche locale, il caso emblematico il comune di Trento, ove le contestazioni al sindaco di Trento Alessandro Andreatta vertono proprio sul fatto i non saper contrastrare il degrado.

E' di ieri il video di Paolo Primon, un cittadino di Trento, che ha visto la moglie aggredita e ne ha per il sindaco di Trento la giunta e il questore Iacobone facendo esempi del degrado.



Un sindaco che ha tentato di arginare il degrado con un regolamento almeno per i mendicanti è il sindaco di Pergine Valsugana Roberto Oss Emer. Ne parliamo col direttore della Caritas diocesana di Trento, Roberto Calzà allargando la prospettiva ad altri aspetti del tema.

Responsabilizzazione dei cittadini e regolamento di Pergine. Per quanto riguarda il regolamento di polizia urbana che tocca i mendicanti la Caritas diocesana di Trento, attraverso il suo direttore non lo contesta. Detto ciò però mette in luce che esso non da spazio di incontro tra il povero e i cittadini risolvendo la questione della povertà e della presenza del medicante esclusivamente negli aspetti di ordine pubblico e di sicurezza. Infatti il regolamento può portare il cittadino a chiamare semplicemente i vigili (sia il mendicante molesto o meno), in quanto mendicare è vietato dal regolamento non ponendosi neppure come interegire con lo stesso e magari tentare di capire come aiutarlo.

Il diritto del cittadino a non venire molestato dai mendicanti. Il direttore contesta il fattto che tuti i mendicanti siano inisisteenti e comunque non si può fare a finta che non esistono fanno parte del nostro mondo. Non si può inoltre vivere sotto una campana di vetro di regolamenti che creano una realtà ideale. Sebbene le fasce più deboli tra cui anziani vanno tutelate si deve creare una mentalità della solidarietà nuova offrendo al cittadino la possibilità di dare risposte alternative elemosina: servizi, opportunità, no soldi in mano ma acquisto di cibo, etc.

Da un punto di vista ideale si dovrebbe crescere come comunità che affronta tale fenomeno decidendo assieme la risposta migliore da dare: offrire la colazione? Inviare alla Caritas? Dare un buono spesa? Fare un punto di assistenza dedicato? Tale soluzione viene vista dallo stesso la miglio in quanto dando una risposta coerente al fenomeno e si toglierebbe al mendicante molesta il ricontro economico evitando che ciò diventi un lavoro.

L'immigrazione e l'aumento della povertà e dei mendicanti. Non si può ad avviso del direttore fare l'equazione che l'immigrazione sia l'unico elemento dell'aumento dei mendicanti anche se un aumento dovuto agli stessi ci può essere stato. Non si deeve dimenticare che manca lavoro per tutti e spesso gli immigrati sono i primi a perderlo e per molti è difficile e molto doloroso tornare a casa (spesso erano l’unico sostentamento della famiglia, vorrebbe dire ammettere un fallimento).

Le affermazione da parti di esponenti politici a loro uso consumo sono esplosive in quanto trattano i profughi peggio dei delinquenti solo per il fatto che sono fuggiti da paesi in guerra o alla fame (ci sono alcuni Centri di Identificazione ed Espulsione in Italia che Amnesty International giudica dei “lager”) o che per molti di loro la richiesta di asilo abbia tempi biblici (oltre al fatto che per i primi sei mesi non possono lavorare) o che la gestione delle prefetture e degli enti locali lasci a volte desiderare (un mio collega di una diocesi veneta ha incontrato 90 sindaci della provincia e, oltre ad essere stato insultato da alcuni esponenti leghisti, non ha trovato un solo sindaco disponibile ad accogliere un rifugiato nel suo comune).

Proposte della Caritas per combattere la povertà La povertà è un fenomeno complesso che ha tante facce materiali e non. Questa lunga crisi dovrebbe insegnarci a sostenerci di più, a volerci più bene e ad aiutare chi, vicino a noi, è meno fortunato.

I ragionamenti, secondo il direttore, sarebbero poi complessi sull'occupazione – che è l’elemento che più acuisce la povertà – che non è semplice fare. La Caritas, tramite il progetto Ridare Speranza, ha provato a dare uno spazio di ripresa a oltre 50 lavoratori (per qualche mese, massimo sei) che hanno fatto un percorso con risultati che possiamo definire molto buoni (una decina si sono ricollocati nel mercato) e abbiamo scoperto che anche tramite piccole opportunità si può evitare la depressione, la sfiducia e la vera emarginazione. E’ un piccolo segno, un modo tra i tanti.

Purtroppo non abbiamo sfruttato questa crisi per essere un po’ più sobri, un po’ più accorti (se si guarda ai mercatini di Natale sembra che la crisi non esista!), magari più solidali, sperando solo che passi. In Trentino forse sarà così, ma non certo in altre parti di Italia, che guardano a noi come una isola felice (e anche per questo molti arrivano qui) che forse non è più.

mercoledì 10 dicembre 2014

Soccorso Alpino di Borgo Valsugana quale prospettiva per il suo finanziamento

Il soccorso Alpino che a sede a Borgo Valsugana serve la Bassa Valsugana e quindi 18 comuni non solo il comune ove ha sede. Essendo però che Borgo Valsugana è il comune ove ha sede servizio proviamo col sindaco Fabio Delladonne a dare un idea di come uscire dalla situazione in cui versa lo stesso.

L'intervento della Comunità di Valle della Valsugana e Tesino. Il sindaco Fabio Delladonne di Borgo Valsugana per la premessa che il servizio soccorso alpino serve i 18 comuni della Bassa Valsugana crede che sia corretto porre il servizio a carico della Comunità di Valle visto essendo lo stesso sovra-comunale. Nel caso la Comunità di Valle Valsugana e tesino andrebbe spalmata la spesa su tutti i comuni per la loro quota parte.

Il sistema di riparto. Si è proposto al sindaco come riparto il numero di interventi, ma lo stesso ritiene che tale sistema di riparto non sia corretto proponendo invece un riparto pro-capite. A motivazione del sistema di riparto pro-capite lo stesso fa presente che i soccorso alpino è organo di protezione civile e non recupera solo i soccorsi in montagna.

Una nota polemica. In chiusura il sindaco ha una nota polemica per chi cavalca sul giornale strumentalmente per polemica pre-elettorale il tema sputtanando l'attuale sindaco invitando prima ad avere il buon senso di informarsi.

martedì 9 dicembre 2014

Consiglio comunale Canal San Bovo 17 novembre 2014

Consiglio comunale Canal San Bovo 17 novembre 2014

Il 17 novembre 2014 alle ore 18 in sala consiliare del comune Canal San Bovo si è tenuto il consiglio comunale convocato d'urgenza contendo la ratifica della terza variante approvata dalla giunta e la quarta variante al bilancio 2015. I tempi stringono come anche la sindaca Mariuccia Cemin e si è voluto utilizzare tutto il possibile fino all'ultimo tempo utile le poste da inserire. Una motivazione ulteriore per valutare bene le poste è il fatto che il bilancio di previsioni slitterà a marzo 2015 in quanto c'è incertezza sulle entrate soprattutto per la parte fiscale che vede l'introduzione dell'IMIS e in tal senso si sono avute indicazioni dalla Provincia di Trento. Tra gli amministratori mancava solo il vicesindaco assente giustificato per impegni di lavoro. E' però la cittadinanza che è mancata in quanto ai consigli partecipano sempre poche persone in questo addirittura due. Mi sento quindi di rinnovare l'invito di tutti a partecipare anche se stavolta era difficile in quanto l'orario non agevolava soprattutto chi ha impegni di lavoro. Dopo aver approvato verbale si è passati alla ratifica del consiglio comunale della terza variazione bilancio adottata provincia.

Ratifica III° variazione bilancio adottata provincia. La terza variazione di bilancio adottata dalla provincia con urgenza ammonta a 80 mila euro di cui 60000 euro per macchinari e 20000 euro per riparazione straordinaria guasti. Nell'illustrare la variazione presa giunta che a norma di legge va ratificata dal consiglio è dovuta all'urgenza di avere in bilancio e risorse per la riparazione dei mezzi per lo sgombero neve. Gli 80 mila euro sono stati tolti dal capitolo del Teatro di Ronco al quale rimangono 20 mila euro per procedere alla progettazione degli interventi su quello stabile; nel corso 2015 andranno trovate le risorse per rimpinguare il capitolo. Il voto sulla ratifica è stato unanime la stessa è immediatamente esecutiva.

Rispetto dell'equilibrio bilancio e stato di attuazione. Gli impegni nel bilancio 2014 erano di 1,7 milioni euro, a spesa effettiva si attesta sui 885 mila euro. Il maggior scostamento come illustrato dalla sindaca è dovuto al progetto della Caserma Pompieri che nella versione che comprendeva Croce Rossa e Vigili del Fuoco non ha trovato Ci sono poi risparmi su altre voci ma questo è il maggiore. Ci sono molti interventi da approntare e terminare ma tutto ciò è legato al ritrovamento di risorse. La relazione sulla tenuta e l'attuazione dei programmi è stata approvata in modo unanime ed è immediatamente esecutiva.

Quarta variazione bilancio. Questa è l'ultima variazione che verrà approntata e la sindaca annuncia che il bilancio di previsione 2015 vedrà la luce a marzo 2015. Unica cifra significati di parte corrente 31 mila di costo dell'energia elettrica che comunque è minore da come illustrato dalla sindaca rispetto al passato. Da segnalare che la cifra che di solito veniva messa in conto capitale, anche se errato, altrimenti poi va in avanzo e non è più utilizzabile in caso di risparmio. Si prevedono 17.100 euro per la permuta con l'APSP del Vanoi per sistema e l'area ecologica, 3500 per acquistare materiale per la cucina del plesso scolastico, 4000 euro di contributo per la Vertical Race, 2000 euro per acquisto di beni, 1700 euro per maggiori costi del sostegno all'occupazione della comunità che comunque è messo in modo prudenziale in quanto dovrebbe accollarselo la comunità. La consigliera Orsingher Annamaria, consigliera anche della Comunità, fa presente che diversi comuni non hanno aderito ma hanno beneficiato da free rider, senza pagare, dei 100 mila euro messi Comunità di Valle del Primiero. La sindaca risponde che è vero non ci si può fare nulla ma noi abbiamo avuto maggiori interventi. Sono stati poi messi 1000 euro per interventi ambientali.

Per la redazione di un progetto fusione, all'interno dell'ipotesi Comune Unico, da parte del Consorzio Comuni viene messo 2000 euro. Lo stesso dovrà come spiegato la sindaca per sondare anche altre ipotesi fusione visto l'espressione da parte di 22,7% attraverso sondaggio dell'ufficio statistica provinciale.

Vengono previsti 50 mila euro per interventi sull'acquedotto per evitare rotture a Ronco Fosse delle tubazioni. In risposta a Corona Fabrizio la sindaca afferma che è garantito che la sostituzione delle tubazioni attuali con tubi anti-sfaldamento con giunti ogni 50 cm è stata ritenuta dai tecnici risolutiva; la somma va tolta dai 700 mila euro per Caserma Vigili Fuoco che andrà rimpinguato. Sono previsti 2000 euro per le luminarie natalizie.

Corona Fabrizio chiede se per le frane Coldosé e le altre presenti dovute alle piogge si farà qualcos. Attualmente la sindaca afferma che i danni arrivano a 200 mila e non sono calcolate come calamità e non esistono risorse. Voto unanime e immediata esecutività.

Espressione su deroga urbanistica SP56. Sfatiamo subito grazie alla domanda di Annamaria Orsingher che ciò è dovuto ad altri lavori su SP56. La sindaca infatti spiega che la stessa è dovuta a regolarizzazione del guado ed è tesa ad autorizzare sindaco e vicesindaco a esprimersi in conferenza servizi provinciale favorevolmente sulla regolarizzazione guado. In risposta a Corona Fabrizio si fugano il dubbi dell'eccessiva provvisorietà in quanto è a servizio dei lavori sulla SP56 Caoria/Canal San Bovo.

Comunicazioni sindaco. Sul Comune Unico gli incontri procedono e verrà edotto il consiglio sia nella versione formale che informale in caso di qualche decisione concreta dal tavolo e comunque sullo stato lavori.

Si è assolto l'obbligo statutario delle assemblee frazione.

mercoledì 3 dicembre 2014

L'assemblea frazionale di Canal San Bovo del 28 novembre 2014

Assemblea frazionale  Canal San Bovo 28 novembre 2014

La sindaca Mariuccia Cemin e l'assessore Giulia Rattin assieme alla consigliere Caser Silvana e Orsingher Annamaria hanno incontrato la popolazione do San Bovo il 28 novembre 2014 alle ore 18.30. Poche per la verità le persone presenti 13. Vengono toccati temi già affrontati in altre assemblee frazione il Comune Unico e la variante al piano regolatore che non potrà vedere la luce essendo entrati in semestre bianco.

Prateria Montana. La sindaca illustra che la Comunità di Valle ha recuperato un'area di 41 mila mq a prato nella zona limitrofa al Vanoi nella zona del Ponte di Ronco. Sono previsti altri interventi di max 10 mila euro da parte del comune e si prevede di fare un asta per concedere lo sfruttamento della stessa per foraggio e di lo spargimento dello stallatico.

Teleriscaldamento. La rete del teleriscaldamento è completata mentre per quando riguarda la centrale termica esistono problemi legati alla situazione dell'Ecoenergy nei pressi della quale doveva nascere la stessa. Nei costi del teleriscaldamento vanno computati 100 mila euro dovuti alla sistemazione di tratti danneggiati della rete acque nere e bianche nei pressi del percorso del teleriscaldamento. Dei 150 mila euro previsti per asfalti buona parte vanno alla frazione Canal San Bovo. Si prevede inoltre di intervenire sulla strada dei Danoli rifacendo i marciapiedi. Sono inoltre previsti bolognini dietro la cooperativa e nelle "canisele"

Permuta con casa di riposo. Si sta procedendo alla permuta di 111 mq con la casa di riposo per realizzare le campane interrate a Danoli. L'area che verrà data alla casa di riposo è nei pressi del secondo edificio della stessa.

Caserma dei Pompieri e Croce Rossa. Il 4 dicembre, come da email ricevuta dalla sindaca durante l'assemblea di cui qui si parla, ci sarà un incontro tra sindaco Canal San Bovo, Croce Rossa, comandante dei Vigili Fuoco Canal San Bovo Walter e assessore provinciale Tiziano Mellarini. E' sfumata la Caserma dei Vigili Fuoco con annessa sede Croce Rossa a Lausen con i 450 mila euro della Croce Rossa che non arriveranno. Si prevede di fare un progetto che preveda una Caserma Vigili Fuoco a Lausen nella zona appena fuori tunnel Totoga per verificare cosa si può fare con 700 mila euro. Verrebbe data a Croce Rossa l'attuale Caserma dei Vigili Fuoco che verrebbe sistemata dalla Croce Rossa con fondi propri.

Comune Unico. Sul Comune Unico dopo aver illustrato il tema come anche in altre assemblee di frazione in risposta a Corona Antonia la sindaca chiarisce lo scenario che si avrà in caso di referendum. In caso di referendum l'attuale amministrazione comunale verrebbe prolungata anche se in modo diverso a seconda del risultato:

  1. in caso di voto negativo alla fusione scadrebbe l'amministrazione ad ottobre in modo di un voto autunnale;
  2. in caso voto positivo alla fusione l'amministrazione rimarrebbe in carica fino al 31/12/2015 con voto quindi in primavera 2016 in modo da poter avviare il nuovo comune che nascerebbe.

Il quorum in termini di referendum è previsto al 50% + 1 dei votanti delle precedenti amministrative. La sindaca attuale attende la marzo per esprimersi come consiglio per fare informazione su un progetto chiaro in modo di capire la volontà della gente ed evitare di andare allo stesso facendosi poi in caso fallimento del referendum la colpa della mancata fusione come alcuni amministratori del Primiero vorrebbero.

Sul tema si inserisce anche Rattin Giovanni, consigliere in Comunità di Valle del Primiero, che è d'accordo ad una gestione associata dei servizi, ma vuole escludere la comunione dei beni. Porta a sostegno di ciò l'acqua e i boschi. Si porta inoltre i sovra-canoni BIM che ammontavano a 1 milione euro e che sebbene nel comune Canal San Bovo venga prodotta molta elettricità allo stesso sono arrivati solo 60 mila euro. Per quanto riguarda il bosco rende 600 mila euro ma con le piogge attuali ci sono già 200 mila euro danni. La sindaca per l'estensione del comune che viene più volte detto che è come fosse già un comune unico si sente parole sue "una piccola Trotter". Nel caso il comune di Canal San Bovo rimanga solo esso si troverebbe con le gestione associate su tutte le spese del titolo primo del bilancio. L'acquedotto poi costa 50 mila euro solo di fascicolo acquedotto che è obbligatorio e si è tentato più volta di dare la gestione ad Azienda Ambiente senza riscontro. Nel progetto di fusione si stanno facendo anche altre ipotesi di fusione oltre che il comune unico, una su tutte l'Alto Primiero e il Basso Primiero che si fonderebbe con Canal San Bovo. La sindaca rivendica che lei con il sindaco di Vallarsa Geremia Gios e il consigliere Walter Kaswalder sono riusciti a far accettare che la soglia per le gestioni associate obbligatorie da 5000 abitanti a 3000 abitanti.

Ricandidatura 2015. Non viene svelato se c'è una ricandidatura anche perché lo schema cambia in caso di fusione, ma esiste un accordo nel gruppo.

Funicolare e impianti. Rispondendo a una domanda sull'intervento della ACSM sugli impianti la stessa mette in luce che lo stesso è legato alle opere accessorie funicolare. Se si chiede alla stessa se come rappresentate comune Canal San Bovo per l'uso di risorse che dovrebbero essere accantonate per concorrere alle concessioni che scadono nel 2020 la stessa fa un altro discorso. Lei mette in luce che il comune ha il 6,8% e non puoi incidere visto che gli altri va in un altra direzione. Chiede il rispetto di accordi di febbraio 2011 con Siror su 3 progetti di collegamento dell'area di Calaita con San Martino solo in tal senso il Vanoi può esser chiamato in causa.

Broccon. I progetto di messa in sicurezza del Broccon sembra che sia ad un punto morto da qualsiasi parte si guarda. La sindaca sentito l'assessore provinciale Tiziano Mellarini parla della progettazione entro primavera per poi attendere la ricerca di risorse che andrà per le lunghe. L'assessore Michele Dallapiccola all'assessore Giulia Rattin ha detto che fino che le carte non si sbloccano è difficile che venga fatto.

Turismo e Proloco. Per quanto riguarda il turismo Giulia Rattin sui molti marchi presenti tra i quali pure Ronco Village e la possibilità di promozione turistica, a domanda specifica con ciò dice che la diversità è ricchezza e si valorizzerà tale ricchezza con una brochusure. Su tale tema si inserisce Corona Antonia che fa notare che come modello di volontariato è migliore il CIT alle Proloco. Mette in risalto ci sono 4 proloco e 1 consorzio e poi si parla di Comune Unico essendo divisi. La sindaca difende le Proloco e mette in risalto che non è tale ricchezza in contrasto con il Comune Unico perché a livello sociale vanno bene aggregazioni minori per aumentare partecipazione. L'attuale assetto è fonte di scelte passate dettate anche alla ricezione di contributi. Il consorzio che partecipa ad APT può ottenere in tal modo ottenere 28 mila euro che può tenere aperto l'ufficio turistica. In caso di uscita APT il consorzio potrà comunque riceverli. Le proloco sono poi presente in tutte le zone un po' meno turistiche per tenere vivi i luoghi mentre in realtà più turistiche ci sono le APT.

Chiesa sconsacrata di Caoria. Corona Antonia va all'attacco sul fatto che si spendano 235 mila euro per lavorare sull'intonaco esterno della "vecchia chiesa" sconsacrata. Dopo che la sindaca fa presente che la scelta è provinciale e il comune ha la delega nei seguire lavori Antonia chiede perché non si è rifiutato il contributo chiedendo che venga dato per altre cose, in quanto sotto il prete Mengarda (si parla di decenni fa) la popolazione si era espressa di tirare giù. La sindaca fa presente che non poteva conoscere i referendum fatti in passato a livello parrocchiale e che lei prende ogni contributo anche se altri sarebbero più utili. Si è potuto capire in tal senso la politica sindaca sull'accettazione dei contributi provinciali