martedì 16 giugno 2015

Fusioni, valori, governance, borsa nel credito cooperativo: intervista a Paolo Preti

Il mondo cooperativo è in fermento e anche per quanto riguarda le casse Rurali si parla spesso di fusioni, valori, governance. Da non sottovalutare inoltre la riforma delle popolari di grande dimensione con un attivo pari a 8 miliardi, le quali devono trasformarsi in SPA. Oggi voglio affrontare tali tema oltre a quello della Borsa e mondo cooperativo col prof. Paolo Preti, SDA Professor di organizzazione e personale e che cura dal 2008 a oggi una rubrica "Mondo PMI" sulla rivista Mondo Cooperativo.

Fusioni, valori cooperativi e rappresentanza del socio. Paolo Preti per descrivere il suo pensiero fa l'esempio della famiglia ove una volta c'era una genitore che lavorava e riusciva a mantenere la famiglia ora si deve lavorare entrambi. La fusione è una situazione necessaria per poter rispondere ad un mondo di cambia. Quando le Casse Rurali furono fondate il mondo era prevalentemente contadino, mentre oggi ci sono aziende che vanno all'estero. Le Casse Rurali devono poterle seguire investendo sulla qualità del personale.

I valori in tale contesto vanno attualizzati in modo da mantenerli vivi e rispondenti alle nuove realtà, sebbene vanno mantenuti. La rappresentanza dei soci non viene meno anche in caso di fusione in quanto le modalità di voto rimangono le stesse.

La riforma delle popolari. La riforma delle popolari porterà tra le altre alla trasformazione di quelle che superano gli 8 miliardi di attivo in Spa. Sul punto il prof. Paolo Preti vede positivamente l'esclusione del credito cooperativo, a cui fanno riferimento le Casse Rurali, dalla riforma delle popolari. Tale situazione permette un autoriforma del credito cooperativo che è già iniziata.

La Borsa e il credito cooperativo. Il prof. Preti mette in luce come la Borsa non è la panacea di tutti i mali questo anche dopo che si fa presente allo stesso il caso Unipol. Tra l'altro lo stesso mette in luce che entrare in Borsa è si possibile anche al credito cooperativo come ogni azienda, ma è un scelta. Molte aziende come Ferrero, Barilla, etc.. non sono quotate; sebbene non siano internazionalizzate. Si può crescere anche senza esser quotati in Borsa.

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