venerdì 30 novembre 2012

Nuova tegola su Matteo Renzi in vista del balottaggio

E' vero che proprio non c'è pace su Matteo Renzi ove sembrano sempre più salire le nubi. E non quelle per la violazione delle regole sulle primarie, ma quelle che provengono dal comune di Firenze.

Personale. La Corte dei Conti mette in luce che esiste in tale settore qualche problema dovuto del 50% delle spese sul personale e del 120,26 se si tiene conto del periodo 2007-2009. Tale aumento delle spese non è conforme al comma 28 dell'art. 9 del DL 78/2010 e succcessive integrazioni.

Tale situazione risulta aggravata dalla previsione nell’anno 2012 di nuove assunzioni di personale, rinnovi, proroghe dei contratti a tempo determinato.

Ciò costituisce una grave irregolarità contabile in quanto in contrasto con la normativa e con i principi generali ai fini del coordinamento della finanza pubblica.

Patto di stabilità. L’impostazione del bilancio pluriennale per l’annualità 2013 e 2014 non garantisce il rispetto del patto di stabilità e costituisce una grave irregolarità contabile per cui è necessaria l’assunzione immediata di idonei atti di correzione e l’eventuale rideterminazione delle previsioni di bilancio.

In ordine agli equilibri di bilancio si rileva che il bilancio di previsione 2012 è stato approvato in pareggio finanziario. Tuttavia, preso atto della deliberazione della Giunta comunale n.425 del 20.11.2012, si rileva che per la realizzazione degli equilibri interni di bilancio, risultano adottate modalità contabilmente non corrette e non consentite dalla normativa o dai principi contabili.

In particolare la Sezione, viste le tipologie di spesa finanziate con quota parte dei proventi derivanti dalle sanzioni amministrative al codice della strada, rileva il mancato rispetto del vincolo di destinazione disposto dall’art.208 del D.Lgs. 285/1992 e ss.mm.ii. anche alla luce di quanto previsto nella deliberazione della Sezione n.104 del 15.09.2010 avente per oggetto “Approvazione delle linee guida in materia di proventi derivanti dalle sanzioni amministrative per violazione delle norme del codice della strada”, a mente della quale alcune tipologie di spese non sono rispondenti a quanto previsto dal citato art.208 con particolare riferimento alle seguenti voci previste:

  • spese per notifica atti e verbali (4.898.922,65);
  • prestazioni di servizi per servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale (6.990.000,00).

Occorre inoltre evidenziare che tale irregolarità era già stata sottoposta all’attenzione dell’ente nell’ambito della verifica sulla gestione sulla sana gestione di cui alla deliberazione della Sezione n.30 del 06.04.2012.

Tale circostanza costituisce una reiterata irregolarità contabile che, oltre ad essere contraria ai principi di sana gestione, denota il permanere di una situazione di precarietà finanziaria che richiede l’adozione di particolari misure di adeguamento delle previsioni dell’entrata e della spesa.

Conclusioni. Matteo Renzi è sicuramente un politico capace e giovane che ha dimostrato di sapersi mettere in gioco.

Sarebbe comunque interessante che possa chiarire le questioni esposte visto che ha livello nazionale si va verso tagli e il Comune di Firenze non rispetta il DL 78/2010 per quanto riguarda il personale che come detto nell'ente da lui governato è aumentato del 50%. Quale sua strategia per il personale pubblico e per il settore pubblico? In caso di tagli che credibilità ha da spendere per tagliare personale nei vari enti e recuperare risorse.

Il patto di stabilità è stato rispettato con artifizi e risorse a destinazione vincolata, come quelle derivati da sanzioni del codice della strada, e non era la prima volta che tale violazione veniva compiuta. Quale applicazione del patto di stabiità? Come farlo applicare visto che non lo si è rispettato se non con artifizi?

In Europa si pensa di reinegoziare il patto di stabilità? Con quale alleanze?

Documento allegato:

Delibera Corte dei conti del 27/11/2012

I LIBERALI A BERSANI "L'IDEA di UGUAGLIANZA VIENE DALLE REGOLE"

"A Porta a Porta, Bersani ha contestato a Renzi che sotto la parola merito e libertà manca l'uguaglianza e quindi Renzi si discosterebbe dal baricentro necessario tra cultura di sinistra e cultura liberale. Evidentemente Bersani sorvola sul fatto che nella cultura liberale sono i conflitti secondo le regole a garantire il funzionamento di merito e libertà senza diseguaglianze. Dimenticando che invece l'uguaglianza tra cittadini diversi per natura crea povertà e chiusura sociale".

Cosi i Liberali Italiani rispondono alle affermazioni di Pierluigi Bersani oggi a Porta a Porta. "Bersani vorrà ben riconoscere - continua la nota - che noi, come Liberali, non a caso unici italiani nell'Internazionale liberale, conosciamo bene il problema."

giovedì 29 novembre 2012

Le primarie si surriscaldano ecco due email arrivate dal Comitato Renzi di Trento

Il clima si surriscalda e si preparano le armi pesanti a volte non a norma di regolamento e che portano gli altri candidati a chiedere la deferimento alla commissione di garanti per violazione del regolamento da parte di Renzi. Ecco la prima email a voi valutare.

Le primarie di domenica scorsa hanno visto vincitori i cittadini: in un momento di grave (e meritata) crisi di credibilità della politica, hanno scelto di non rassegnarsi e di rivendicare il loro diritto a determinare il proprio destino. In queste settimane ho incontrato moltissime persone consapevoli che il futuro dipende dalle scelte che la politica dovrà fare nei prossimi mesi e anni, e la partecipazione è ciò che determina la direzione. Ho incontrato anche persone sfiduciate, e con mille ragioni: è a loro che vorrei rivolgere l’invito a non mollare, a non rinunciare, perché il miglior alleato della cattiva politica è l’astensione.

Alla fine colui che vincerà, sia Renzi sia Bersani, avrà una forte legittimazione dei cittadini, e avrà la forza per cambiare il Paese. Il segnale chiaro arrivato infatti è una forte voglia di una politica senza alchimie e inciuci, ma libera, trasparente, aperta ai cittadini, e il Pd oggi riesce a essere il riferimento per la gran parte dei cittadini italiani, unendo la serietà di Bersani e la spinta innovativa di Renzi, che dovranno amalgamarsi a prescindere dal risultato finale e a prescindere dai destini personali dei candidati.

Ma ora arriva il bello, si riparte da zero, e tutto può succedere!

Per questo l’invito è di proseguire con l’impegno, perché domenica 2 dicembre si potranno davvero decidere le sorti del Paese!

E lo potranno fare tutti i cittadini, sia chi ha votato domenica, sia chi non ha votato (previa registrazione giovedì o venerdì dalle 08.00 alle 18.00 presso la Sede Provinciale del PD del Trentino, in via Torre Verde 27 a Trento).

Certo, la scelta di accentrare la fase di registrazione solo a Trento porta a prevedere una netta e scontata vittoria di Bersani, e rende molto più difficile una più larga partecipazione, ma è solo uno dei tanti ostacoli da superare. Ulteriori informazioni al link www.partitodemocraticotrentino.it/news.php?id=2717

Se volete partecipare e se volete estendere l’invito, e se avete dei dubbi, non esitate a contattarmi direttamente!

Ecco la seconda email.

Nella comunicazione di ieri indicavo che coloro che non sono andati a votare al primo turno devono fisicamente recarsi in via Torre Verde 27 a Trento a registrarsi.

In realtà il Pd ha confermato di essere un partito aperto ai cittadini, per cui sarà sufficiente inviare una mail a trento@primarieitaliabenecomune.it o oggi giovedì 29 o venerdi 30 novembre!

In alternativa si può andare sul sito www.domenicavoto.it e inviare.

Nella mail va motivata l'impossibilità di registrarsi per il ad esempio: motivi familiari, motivi di salute, motivi di lavoro, viaggi all'estero.. Per sicurezza stampate il tutto e portatelo domenica 2 dicembre al seggio.

Per chi invece si era già registrato per il primo turno o è andato a votare, non serve nulla di tutto questo, basta andare a votare (e NON si ripagano i 2 euro!)!

Una mail per cambiare l'Italia!

Al ballottaggio i liberali sostengono Renzi

"Al ballottaggio delle primarie della sinistra i liberali italiani, in base ai propri documenti, sosterranno Matteo Renzi con ancora maggior convinzione. La candidatura di Renzi a Presidente del Consiglio consentirebbe un proficuo rapporto tra la sinistra e i liberali e quasi certamente, nelle urne, darebbe all'Italia un premierato davvero innovativo perché più aperto ai cittadini in una logica liberale".

Lo hanno dichiarato molti esponenti nazionali di Liberalitaliani tra cui Riccardo Barni, Gianmarco Brenelli, Antonio Colantuoni, Gianluigi D'Agostino, Ernesto D'Ippolito, Ezio Dalsass, Roberto Del Buffa, Marcello Ferraris, Stefano Gaggiotti, Giovanni Iannello Leone, Luigi Ibello, Enrico Lecis Coccu Ortu, Paolo Minchillo, Raffaello Morelli, Gadiele Polacco, Fabrizio Prosperi, Giovanni Sallicano, Gerolamo Sibilio, Carlo Staccioli, Augusto Tagliati.

Lettera aperta ad Angelino Alfano

Caro Angelino Alfano,

lo stop delle primarie del PDL sono un fallimento del partito e di te Angelino Alfano. Dopo aver all'inzio dell'anno sollecitato Silvio Berlusconi a scendere in campo ti eri incamminato sulla strada delle primarie.

Avrei scommesso su te Angelino Alfano, in quanto mi sembravi capace di andare oltre la figura di un fondatore ingombrante, Silvio Berlusconi. Non hai dimostrato a mio avviso di esser all'altezza del ruolo del segretario e anzi hai ceduto ad una visione vecchia del partito di un uomo solo al comando.

Abbiamo già visto cosa riesce a fare il PDL targato Berlusconi e quanto il comportamento del premier ci abbia in passato messo in ridicolo con le storie che sempre apparivano sui giornali. Il PDL dimostra se viene confermata la cancellazione delle primarie del PDL di non voler cambiare.

Senza voler andare a vedere i programmi ma organizzativamente cosa ha di più il PDL del Movimento 5 stelle? Si ha una struttura ma poi decide solo Berlusconi: cosa si differenzia ciò dallo stile Beppe Grillo?

La probabile convergenza su Roberto Maroni in Lombardia sembra voler riproporre schemi vecchi come il ticket Berlusconi-Bossi e ora Berlusconi e non si sa che rappresentante politico nazionale per le Lega.

La Lega poteva allearsi benissimo con un PDL targato Alfano o altri dimostrando che entrambi i parti vogliono cambiare. Dopo la storia della pulizia interna se si alleano con il PDL targato Berlusconi è un tornare al tempo Zero pure per la Lega, che spero che si smarchi.

Alfano caro è arrivata l'ora delle tue dimissioni in quanto non sei stato in grado come segretario di fare ciò che sembrava volessi fare. Se non arrivano le tue dimissioni vuol dire che le tue parole sono solo vuote e ci hai preso in giro.

C'è ancora tempo per tornare indietro e fare le primarie ma non credo che si farà tale passo.

Quale alternativa per chi non vuole votare la sinistra? Mi dispiace dirlo se la Lega si lega a PDL non esiste a destra allo stato attuale una possibilità di rappresentazione resta all'elettore di destra che non vuole votare a sinistra solo l'astensione. E' pur vero che potrebbe però votare il Movimento 5 stelle se non altro per la novità e il non essere un partito di sinistra. E' difficile pensare al futuro politico del paese a destra ma i segnali non sono buoni.

Con affetto.
Fabbris Pierluigi

La relazione sul crack del San Raffaele di Franco Mirabelli)

La storia del San Raffaele e la sua parabola discindente dello stesso con il crack è stata più volte trattata dagli organi di informazioni.

oggi però tutto sembra passasto sotto silenzio se non che si parla della situazione dei lavoratori che protestano per i tagli inevitabili per un risanamento e per le indagini che in silenzio vanno avanti. Per fare in modo che non si vada verso un silenzio totale riporto la relazione sul crack di San Raffaele di Franco Mirabelli dal 2010 rieletto consigliere regionale della Regione Lombardia del PD.

Franco Mirabelli

La commissione di inchiesta su “FONDAZIONE CENTRO SAN RAFFAELE DEL MONTE TABOR” è stata istituita dal Consiglio Regionale Lombardo con deliberazione del 12 dicembre 2011 e ha concluso il 3 ottobre i suoi lavori. Sono state svolte decine di audizioni e raccolti e analizzati, con il contributo di consulenze professionali, molti materiali che hanno consentito di avere un quadro di ciò che è successo e dei temi su cui occorre intervenire per migliorare le normative regionali. La chiusura anticipata della legislatura non ha consentito di arrivare ad una relazione condivisa della commissione o ad una votazione sulla relazione proposta dal presidente. In particolare sono emerse valutazioni diverse rispetto al ruolo della Regione Lombardia.

Ma l’importanza del tema e la necessità di non cancellare il lavoro svolto mi spingono a rendere pubblica la mia relazione che contiene, lo ripeto, valutazioni di cui mi assumo la responsabilità e che sono state solo in parte condivise dalla Commissione.

IL CRACK DEL SAN RAFFAELE

Il fallimento e i dati delle inchieste che si sono sviluppate sul HSR e la Fondazione Monte Tabor che ne era proprietaria hanno svelato comportamenti gravi e illegittimi da parte di amministratori dell’ospedale che hanno avuto conseguenze drammatiche per alcuni dei protagonisti e portato alla liquidazione dell’intera struttura.

Tutto ciò è avvenuto nonostante HSR sia unanimemente riconosciuto come una eccellenza europea sia nel campo della cura, sia in quello della ricerca. Proprio l’integrazione tra componente sanitaria, ricerca e la didattica garantita dalla università Vita e Salute ha consentito di realizzare una realtà di rilievo europeo.

Da una parte, annualmente forniva 8 milioni di prestazioni ambulatoriali, garantiva 53 mila ricoveri, 28 mila interventi chirurgici, 64 mila accessi al pronto soccorso, garantendosi anche il primato per la capacità di attrarre pazienti dall’Italia e dall’estero. Dall’altra il Dipartimento Universitario di Medicina Molecolare e il Dipartimento di Biotecnologie insieme al polo didattico della università Vita e Salute hanno realizzato il più grande parco scientifico privato in Italia e tra i primi in Europa, che hanno posto l’HSR al primo posto tra gli Istituti Scientifici italiani per concentrazione tecnologica, impact factor assoluto e produzione scientifica.

La credibilità acquisita, a partire da questi dati, dal HSR non descrive solo la qualità di una esperienza di cura e di ricerca, ma è stata anche la ragione che ha consentito nel tempo di accumulare oltre un miliardo di euro di passivo senza che fossero richiesti interventi di risanamento. Sia i fornitori (debitori di oltre 750 milioni), sia le banche (esposte per 200 milioni) hanno infatti tollerato l’accumulo del debito proprio in nome del prestigio del HSR e si è consentito all’Ente di operare addirittura in assenza di un bilancio consolidato.

Accanto alla maggiore disponibilità di banche e creditori ha contribuito all’accumulo di un debito di quelle dimensioni l’anomalia che, nella Fondazione Monte Tabor e nel HSR, faceva coincidere i ruoli della proprietà, degli organi di gestione e degli organi di controllo negli stessi soggetti e nelle stesse persone, contro ogni principio di trasparenza e di efficace controllo interno che la dialettica tra gestione e proprietà diverse può garantire.

Le cause che hanno creato questa situazione sono molteplici e, alcune, oggetto delle indagini della magistratura (fatturazioni gonfiate, fondi neri ecc.) ma alcune vanno rilevate nell’ambito dei compiti affidati alla commissione d’inchiesta. Innanzi tutto va ricordata l’anomalia di origine di un grande ospedale realizzato in gran parte con l’indebitamento bancario, quindi la singolarità di una situazione in cui nessuno si assume il rischio di impresa e che non ha alla base alcuna solidità economica. In secondo luogo c’è stata, in assenza di quel processo decisionale garantito dalla differenziazione tra proprietà e gestione, una propensione incontrollata ad investimenti costosissimi ma che non potevano produrre ritorni adeguati, come il raddoppio delle strutture didattico scientifiche o la centrale di cogenerazione che, per ragioni da chiarire, oltre a costare molto ha aumentato da 13 a 40 milioni i costi per il riscaldamento delle strutture; a ciò si aggiunge l’acquisizione di partecipazioni di controllo in numerose società e la stipulazione di rapporti negoziali estremamente onerosi che hanno penalizzato gli equilibri economici e finanziari del HSR.

IL RUOLO DELLA REGIONE LOMBARDIA

La Regione Lombardia ha in essere una convenzione con il HSR derivante dall’accreditamento avvenuto nel 1998 e ha, in questi anni, elargito finanziamenti e contributi a progetti sulla base del riconoscimento dell’esperienza sanitaria e scientifica dell’ospedale e di norme successive finalizzate alle funzioni non tariffate, a progetti e a premiare l’eccellenze. Una grande quantità di denaro pubblico ha consentito al HSR di funzionare.

Seppure non sia riscontrabile una responsabilità diretta della Regione nella vicenda che ha portato al crack del HSR è evidente, da questa ricerca, che l’attuale quadro normativo regionale ha facilitato e non impedito il verificarsi delle distorsioni che hanno portato allo stato di dissesto. La Regione non è stata in grado né di stabilire criteri e requisiti sufficientemente rigidi e chiari per accedere alle risorse pubbliche né di svolgere i necessari controlli per garantire la trasparenza dovuta quando si beneficia di soldi pubblici. Serve insieme una normativa più efficace a tutela degli investimenti pubblici e del patrimonio sanitario lombardo.

Inoltre alcune scelte regionali, in particolare legate alle funzioni non tariffabili, hanno favorito il HSR senza che fossero chiare le ragioni di interesse pubblico che le ispiravano. In particolare si può fare riferimento ad almeno tre casi: la scelta di assegnare i finanziamenti non tariffabili riservati agli ospedali con più presidi territoriali privilegiando chi fatturava di più e non chi meglio rispondeva ad esigenze legate alle domande territoriali, ha consentito al HSR con una sola struttura decentrata (quella di Villa Turro) di ottenere il finanziamento più alto anche rispetto a realtà che hanno investito su più presidi per consentire una migliore diffusione dell’assistenza sul territorio; la scelta di finanziare le eccellenze sanitarie fissando come criterio il possesso di almeno 6 specialità chirurgiche, tra undici individuate, ha escluso alcune strutture e consentito al HSR di beneficiare di un terzo dell’intero finanziamento, infine fino al 2010, insieme ad altre 16 strutture private accreditate e una sola pubblica, l’HSR ha potuto beneficiare dei finanziamenti della funzione relativa all’assistenza di pazienti extraregionali in maniera consistente visto che erano riservati solo alle strutture in grado di assistere pazienti extraregione in misura doppia rispetto alla media regionale.

Anche l’applicazione della legge regionale del 28 dicembre 2007 desta dubbi e preoccupazioni.Il HSR tra il 2007 e il 2009 ha ricevuto circa 54 milioni di finanziamenti sui 176 messi a disposizione per le Politiche Regionali di Sviluppo dei soggetti non profit operanti in ambito sanitario. I progetti sono stati finanziati discrezionalmente e il sistema dei controlli sulla efficacia e la esecuzione dei progetti è stato, per stessa ammissione degli uffici regionali, carente.

L’attribuzione e la gestione di questi finanziamenti, ora scaduti, lascia aperte diverse domande che richiedono, per il futuro, un impegno normativo del legislatore per migliorare la trasparenza degli atti:

  • Prima di tutto si è rilevato un eccessivo accentramento delle scelte nell’assessorato: oltre la metà della commissione che analizza i progetti e ne propone il finanziamento è costituita da funzionari dell’assessorato stesso;
  • Nonostante la commissione avesse richiesto dal 2008 una delibera specifica di Giunta per “ porre in essere il sistema di monitoraggio ex post nell’attuazione degli interventi” non risulta essere stata fatta;
  • Solo il 20 dicembre 2011 l’assessorato (UO Sistema dei Controlli) effettua verifiche a campione sulle liquidazioni effettuate a HSR e richiede ulteriore documentazione per i costi sostenuti, i collaudi delle opere, i macchinari ecc.. L’assessorato ritiene opportuna una verifica e una revisione sistematica delle rendicontazioni relative ai progetti con grande ritardo;
  • Per quanto riguarda l’approvazione dei progetti e le verifiche da parte dell’ASL. Rispetto al bando del 2007 con nota dell’8 dicembre 2011 l’Asl ha validato il raggiungimento di solo 7 dei 13 progetti finanziati. Riguardo al bando del 2008 vengono valutati positivamente da ASL 4 progetti dal punto di vista scientifico senza però che siano indicati i loro costi. Infine in attuazione del bando 2009 viene valutato positivamente il progetto di realizzazione di un nuovo blocco operatorio ma viene sottolineato che l’attività chirurgica del HSR è rivolta per il 40% a pazienti extra regione mentre sarà Regione Lombardia a finanziare interamente il progetto.
  • Non è chiaro se,controllando l’HSR società con fini di lucro , la determinazione della dimensione dei contributi, tenga conto, come previsto dalla legge, della diversa destinazione dei finanziamenti.
  • A ciò si aggiunge la mancanza di regole per l’assegnazione degli appalti per la realizzazione di progetti finanziati dalla Regione a garanzia che la contribuzionesia interamente destinata al progetto approvato.

Sia i criteri che le modalità di assegnazione di questi fondi è evidente che avrebbero richiesto criteri più chiari e trasparenti per la scelta dei progetti, processi decisionali più aperti e pubblici e controlli più tempestivi, una immediata rendicontazione che non sia limitata alla sola autocertificazione. Nella sostanza in questi anni non è stato garantito nell’applicazione di questa legge né l’oggettività, né il controllo né la trasparenza sulle scelte fatte, né una rendicontazione completa e indiscutibile.

Il quadro apparso alla commissione mostra come il soggetto regolatore regionale che dovrebbe indirizzare le risorse per il soddisfacimento dei bisogni sanitari e dell’interesse pubblico, in realtà con modalità diverse ha sostenuto una struttura come l’HSR, subendo il peso, la forza ed il condizionamento di una eccellenza sanitaria che però per funzionare ha avuto bisogno di molti soldi pubblici che non hanno comunque consentito di evitare il crack finanziario. In sintesi la vicenda del HSR pone con evidenza il tema delle finalità della contribuzione pubblica: se sia giusto cioè che i finanziamenti pubblici siano destinati a garantire gli equilibri di bilancio delle strutture private o se i finanziamenti pubblici stessi debbano essere finalizzati solo al raggiungimento di finalità sociali di interesse pubblico.

GLI ACCREDITAMENTI

Recentemente con la delibera n°IX/3856 del 25.07.2012 la Giunta Regionale ha inteso colmare un vuoto di disposizioni normative atte a garantire l’esistenza di requisiti di continuità gestionale e finanziaria degli enti privati accreditati o che sottoscrivono contratti, prevedendo per l’accreditamento e la stipula di contratti con le ASL nuovi adempimenti:

  • adozione del modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231 /2001 e del Codice Etico Comportamentale, nomina di un Organismo di Vigilanza e comunicazione obbligatoria di una relazione annuale con la conseguente configurazione della responsabilità amministrativa dell’ Ente beneficiario della contribuzione in caso di commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione;
  • produzione del certificato antimafia;
  • comunicazione obbligatoria di una relazione di certificazione, dell’ultimo bilancio approvato, redatta dall’ organo di revisione contabile o da una primaria società di revisione;
  • nel caso di un gruppo di Enti Beneficiari del contributo una relazione di certificazione delle bilancio consolidato.

Con questo atto la Giunta da una parte ha preso atto della insufficienza di disposizioni sui requisiti finanziari richiesti per l’accreditamento dall’altro ha introdotto un obbligo di formazione e comunicazione del bilancio e della relativa relazione di certificazione, pur in carenza di una norma che ne prescriva la pubblicazione.

Preso atto della necessità di stabilire, per sviluppare il sistema di controllo e di vigilanza, l’introduzione di requisiti soggettivi quali ulteriori criteri selettivi, oltre a quelli generali e specifici stabiliti dalle norme nazionali per l’autorizzazione e l’accreditamento al SSR di strutture private che erogano prestazioni. Servirà proseguire in questa direzione anche a partire dall’esperienza del HSR.

  • Prevedendo la certificazione dei bilanci e dei bilanci consolidati di gruppo visto che le società controllate e collegate hanno avuto un ruolo non secondario nella determinazione del dissesto del HSR;
  • Inserendo, come proposto dal Servizio legale del Consiglio Regionale, tra i requisiti per l’accreditamento le “garanzie di onorabilità”, che avrebbero consentito di svelare la situazione finanziaria del HSR molto prima;
  • Stabilendo nei capitolati di gara per il finanziamento di progetto o per l’erogazione di altri finanziamenti un sistema di sanzioni amministrative per i soggetti che siano stati riconosciuti in sede giudiziaria responsabili di truffe o altri illeciti ai danni della Regione (l’HSR ha potuto beneficiare di ingenti finanziamenti nonostante sia stato condannato a risarcire un danno patrimoniale di 20 miliardi di lire, non ancora interamente versati);
  • Trovando gli strumenti per garantire la funzionalità ed efficacia del sistema di controllo interno degli enti beneficiari dei contributi pubblici e la separatezza di proprietà, organi di gestione e ed organi di controllo. Serve cioè intervenire sulla regolamentazione del rapporto tra gestore e proprietà nelle fondazioni e nel no profit.
  • Introdurre disposizioni normative che non consentano il controllo di enti profit da parte di enti non profit.

Attualmente sono in atto verifiche molto puntuali e codificate sulla appropriatezza delle attività. I meccanismi di controllo sono onerosi ma efficaci. Per quanto riguarda la appropriatezza delle prestazioni fornite l’ASL non ha rilevato, per quanto riguarda il HSR particolari criticità, né comportamenti opportunistici.

Resta la considerazione che al di là dei controlli formali, per quanto riguarda le indagini, epidemiologiche che potrebbero valutare l’eccesso di alcune prestazioni sono di difficile applicazione per un istituto come l’HSR che ha un bacino di utenza per un terzo extraregionale. Uscendo da un eccessivo centralismo dei controlli, che molti hanno rilevato, e che riduce la loro efficacia rispetto alle analisi epidemiologiche sarebbe importante dare alle ASL il compito di verificare prevalenza e incidenza delle patologie e trattamenti connessi, risalire alle cause, anche di tipo opportunistico, di situazioni anomale. Inoltre, una volta definita la mission dei soggetti erogatori e il bacino di riferimento per le diverse prestazioni, sarebbe più utile negoziare, su base storica e previsionale i volumi di attività per patologie o gruppi di patologie e verificare successivamente, tra ASL e struttura erogatrice i risultati.

Il decentramento alle ASL dei controlli sui risultati sostanziali e non solo di processo o formali potrebbe garantire il continuo miglioramento dell’appropriatezza e governo clinico della cura soprattutto in relazione al rischio di prestazioni sanitarie non appropriate, casi di degenza anomala e casi ripetuti.

LE FUNZIONI NON TARIFFATE

Sono presenti come criterio di finanziamento in quasi tutte le Regioni italiane, non in tutte vengono riconosciute anche al privato e le funzioni individuate sono differenti. In Lombardia sono cambiate frequentemente e questo comporta difficoltà di bilancio per i soggetti beneficiari e impedisce una verifica che, se le funzioni remunerate restassero costanti per alcuni anni, si potrebbe realizzare monitorando meglio i meccanismi di calcolo del finanziamento di ogni singola funzione e ridurre eventuali distorsioni e eccessive difformità tra le aziende erogatrici.

A fronte del 36% delle prestazioni erogate dalle strutture private è stata loro negli anni assegnata una percentuale di funzioni non tariffabili rispetto al fondo annuale che è variata dal 18,4% nel 2003 al 24% nel 2006 con una media del 19,7% tra il 2003 e il 2010 (per una valutazione corretta va tenuto presente che alcune funzioni nelle aziende pubbliche sono riferite alla presenza di centri regionali di riferimento per alcune specifiche attività quali centro grandi ustioni, banca cornee e altri tessuti, medicina del lavoro ecc., funzioni non presenti nelle strutture private). Per quanto riguarda il HSR il finanziamento è stato tra il 4 e il 6% dell’intero fondo regionale e ha contribuito per il 10% alle entrate di bilancio. Tra il 2002 e il 2004 il finanziamento è passato da 23 milioni nel 2002 a 31,3 nel 2003 per il riconoscimento della funzione di eccellenza e a 37,58 milioni nel 2004 per la introduzione dello stanziamento regionale per la qualità avanzata. Nel 2009 sono stati assegnati 58 milioni di cui 17,5 per la funzione di ricerca.

Le funzioni non tariffate sia nella loro definizione, sia nella loro attribuzione hanno ampi margini di discrezionalità che se per un verso sono necessari per l’altro, così come vengono gestiti, riducono la trasparenza. Tra l’altro il fatto che spesso vengono modificate non contribuisce alla possibilità degli enti di programmare, e impedisce una riflessione trasparente sulle motivazioni dei continui cambiamenti. Tra l’altro nella remunerazione non vi è vincolo di destinazione e quindi non è certo che si traduca in livelli adeguati di erogazione di funzioni necessarie all’attività sanitaria.

L’attuale processo di attribuzione, fortemente centralizzato, si traduce spesso in una trattativa con gli enti finalizzata più a garantire risorse per intervenire sui bilanci anziché a finanziare ciò che serve ai territori. Per questo individuare funzioni legate al rapporto tra ospedale e territorio e alla partecipazione a reti tra strutture erogatrici può essere utile anche ad accrescere il ruolo delle ASL e decentrare le decisioni.

Infine, anche a fronte del fatto che spesso i criteri che determinano la quantità di fondi da erogare per le singole funzioni non sono chiari, sarebbe utile ridurre la quota di fondi da destinare alle funzioni non tariffabili e per far questo sarebbe necessario rivedere il sistema tariffario.

mercoledì 28 novembre 2012

Gardaland non è immune della crisi

La crisi tocca anche il Parco di Divertimenti di Gardaland e dal 7 novembre 2012 ha avviato oggi un confronto con le Organizzazioni Sindacali di categoria relativamente ad un Piano di ristrutturazione delle proprie attività aziendali in vista della stagione 2013.

Il Piano di ristruttturazione una revisione della propria struttura organizzativa al fine di garantire una prospettiva di ulteriore crescita e sviluppo negli anni a venire e di continuare ad esaudire le aspettative sempre più elevate dei suoi visitatori.

L’attuale situazione negativa di mercato non riflette in alcun modo la grande qualità di Gardaland, né l’impegno e l’entusiasmo di tutto il suo staff, né il servizio eccellente offerto ai visitatori. Al contrario, oggi più che mai, Gardaland continua a rappresentare per milioni di persone molto più di un semplice svago giornaliero.

Tuttavia, nell’ambito della propria struttura complessiva che raggiunge oltre 1.200 dipendenti nei periodi alta stagione, Gardaland ha avviato un confronto con le Organizzazioni sindacali di categoria per discutere una riduzione di 63 posizioni di personale fisso, ritenute in esubero. Gardaland intende favorire al massimo un confronto approfondito e costruttivo con le Organizzazioni Sindacali in tempi ravvicinati, in modo da poter dare un quadro chiaro al personale interessato il prima possibile.

martedì 27 novembre 2012

La posizione di Fitch Italia dopo l'inchiesta di Trani

Le società di rating, sebbene ora il clima sembra un po' calmato, ma sono state sono attacco per le loro valutazioni a volte ritenute non congrue o addittura intempestive.

In tale clima era stata aperta un'inchiesta che il 12 novembre 2012 ha portato al rinvio a giudizio di 5 responsabili Standard & Poors e 2 responsabili Fitch.

Dopo tale rinivio Fitch aveva minacciato di applicare un blackout informativo sull'Italia. Quindi una non avrebbe dato più suoi guidizi se l'inchiesta non fosse stata archiviata.

Fitch sul punto.

Fitch, contattata, su ciò che veniva riportato dai giornali e sull'inchiesta non si esprime. Unica dichiarazione è questa:

Fitch continua a condurre le sue analisi su tutti gli emittenti italiani e come di consueto continua a pubblicare tutta la sua ricerca su enti Italiani sul proprio sito, dal quale se vuole potrà continuare ad attingere a tutte le notizie relative all'Italia di cui ha bisogno.

Si può quindi affermare che Fitch continuerà a dare guidizi sulle emmittenti itliani e pubblichera la ricera su enti italiani italiani sul loro sito. Ciò non può che far piacere perchè in tal modo non viene ridotta l'informazioni sul paese Italia.

Qual'è il valore delle valutazioni delle agenzie di rating?

Le agenzie di rating hanno un ruolo importatissimo nel dare informazioni su ogni emmittente avendo anche possibilità di accedere a informazioni che un normale investitore non ha. Detto ciò non è da drammatizzare un voto negativo o da esaltare in caso di voto positivo.

I rating sono dei voti che danno in modo sintetico le informazioni su un emmittenti e sono accompagnati anche dalla motivazione per cui si danno. Bisogna capire che il rating sopratutto per i più esperti può esser un inizio di una ricerca sulla situazione dell'emmittente. Infatti a volte i rating delle varie emmittenti sono diversi e anche la scala spesso non è uguale quindi sta a chi investe capire la situazione. Non fermiamoci ad un rating, il quale sebben importante per valutare un emmittente, il quale non può percepire tutta la complessa situazione ma ne può esser solo una sintesi.

Primarie PD verso il balottaggio

I risultati delle primarie sono: Bersani 44,9%, Renzi 35,5%, Vendola 15,6%, Laura Puppato 2,6%; Bruno Tabacci 1,4%. Dati questi dati si va al balottaggio. L'affluenza è stata da record arrivando oltre i 3000000 di votanti.

Il confronto Bersani Renzi. Domani mercoledì 28 novembre 2012 ore 21,10 inzierà il confronto tra Renzi e Bersani sulla Rai1. Sembra proprio che la Rai abbia capito l'esperimento proposto da Sky su Cielo e voglia dimostrarsi all'altezza di bene pubblico appropriandosi di un ruolo nel campo dell'informazione, anche politica. Modererà Monica Maggioni che a me dice poco, in quanto non la conosco come conduttrice, e ciò è un bene perchè già questo è un cambiamento in quanto si fugge dai blasonato coduttori in primis Bruno Vespa. Speriamo che la conduttrice sia all'altezza del suo collega di Cielo.

Ora il confronto è a due e speriamo che sia franco ma duro, in quanto su Cielo si è messo in luce come i candidati non siano abituati ad un modo più ordinato di confrontarsi come quello presentato da Sky. Vediamo ora come sarà lo stesso sulla Rai. Il tempo di prepararsi è stato maggiore.

L'unico che si sarebbe potuto inserire nel duello Bersani Renzi era solo Vendola, ma è stato eliminato dal primo turno. I voti degli Vendola permetterebbero a Bersani di vincere ed ecco che Vendola da il suo messaggio: "Voglio sentire cose di sinistra".

Voglio sentire cose di sinistra. Questo è stato il diktat ai candidati detto da Vendola. Ma cosa dovrebbero far sentire i candidati? Non credo che solo cose di sinistra si voglio sentire dire i cittadini, ma vogliono che i candidati siano concreti. Il candidato che vuole metttersi in gioco per la carica di premier deve parlare al paese e stare sui suoi problemi. E' esploso il caso Ilva e 5000 sono rimasti fuori dai cancelli per chiusura di Taranto: cosa pensano di fare i candidati? Per rimettere in moto l'economia, quali proposte? Quale visione di stato che non porti ad essere assistenzialista e prenda più della metà delle risorse ai cittadini?

Questi sono solo alcuni di temi che i candidati dovrebbero affrontare. La Rai ha attraverso il sito inviate le vostre domande a Renzi e Bersani.

La speranza. La speranza è che il confronto non sia timido e non si evitino i problemi del paese ma vengano presi in mano e data le due visioni di risoluzione.

Ancor oggi si parla su chi dovrebbe andare a votare se solo con giustificazione se preiscritto al primo turno o tutti. su questo punto del regolamento speriamo si decidano presto e archivino ciò e parlino del paese.

Aprire la votazione a tutti indiscriminatamente senza giustificazioni o preregistazioni al primo turno potrebbe esser la mossa vincente, in quanto dopo i tentennamenti del PDL e la quasi discesa in campo di Silvio Berlscuno sarebbe un segnale forte all'avversario: se non scendi anche tu sul nostro campo veniamo noi nel tuo terreno a prendere i tuoi voti. Tale sistema porterebbe a scegliere probabilmente un candidato vincente. Staremo a vedere in tanto buon confronto del mercoledì visibile sia in Tv che in streaming entrando da qui.

domenica 25 novembre 2012

Primarie PD a Canal San Bovo

Oggi si sono svolte le primarie del PD in tutta Italia dalle 8.00 alle 20

Non ho dati dal Primiero e quando mi sono presentato non si erano scrutinate le schede. Aldilà di ciò che la gente ha votato di cui non mi è dato a sapere ancora certamente a Canal San Bovo sono state un fallimento.

Ma quanti hanno votato a Canal San Bovo? La percentuale è stata molto bassa sia che la stessa si valuti sui residenti sia che si valuti su una presunta popolazione votante del 50%

I votanti sono stati 33 con i 4 del seggio. In definitiva di residenti hanno votato in 29. Se lo facciamo sul numero dei residenti si trova che hanno votato l'1,8% e se si presume un 50 per cento dei residenti elettori si arriva al 3,6%.

Quali le motivazioni? Se si va per le strade escludendo già chi non si riconosce nel PD si può fare un valutazione delle motivazioni che hanno portato a disertare le primarie.

La prima motivazione è disinteresse. Infatti parlando con le persone qualcuno non sapeva nemmeno cosa facevano e che c'erano le primarie anche Canal San Bovo e non si sono informati sulle diverse piattaforme.

Altra motivazione il fatto di pagare. Perchè devo dare due euro per esprimere la mia opinione sul candidato che dovrebbe esser guidare la coalizione. E' una perdita di tempo dovrebbero pagarmi.

Altri non vedo utilità tanto non cambia nulla e quando si arriva a Roma alla fine il cittadino viene dimenticato, quindi perchè sprecare tempo?

Poi da non sottovalutare che nei comuni piccoli le liste che vanno a guidare il comune sono civiche e ove c'è qualche sentore politico spesso viene nascosto e quindi la politica dei partiti viene sentita meno.

La giornato non è stata nemmeno clemente essendo un bel tempo che sicuramente fa uscire la gente ma non va a votare.

Il dibattito primarie PD in tv. Si voleva copiare lo schema dei dibattiti americani e il fatto che si va tra la gente a raccogliere i voti sebbene si raccolgano in modo differente dalle primarie americane.

L'esperiemento fatto da Cielo piattaforma sattelitare e digitale terreste Sky e il conduttore scelto si è comportato bene. Un po' meno bene i candidati che sforavano a volte nei tempi e parevano non aver capito completamente il mecccanismo. Poi non si è visto il patos che si ha quando si seguono le elezioni americani che sono cariche di temi e dove sbagliare è vietato. La tv comunque ha avuto un effetto perchè almeno io ritenevo tre i candidati visto che gli altri due sembravano due candidati di un Dio minore come dimenticati dalla tv.

venerdì 23 novembre 2012

Impianti sciistici varie ipotesi al vaglio di Trentino Sviluppo

Varie ipotesi esistono all'attenzione di Trentino Sviluppo e in merito al primiero si sta valutando a 360 gradi la situazione degli impianti sciistici del Primiero e la situazione di Siati. Allo stato attuale non esistono decisioni in merito.

Trentino Sviluppo è impegnata a valutare tutte le opzioni sul tavolo assieme all'azionista di riferimento Provincia Autonoma di Trento. Come per ogni richiesta di sostegno proveniente dai territori la fase di esame non sarà breve, ma si confida entro l'anno di pervenire a decisione.

Valutazioni. Visto lo stato delle cose non sembra percorribile la strada prevista da Aurelio Gadenz anche se sono pronto a venir smentito; infatti mi è stato confermato che entro l'8 dicembre non si potrà pervenire a decisione.

Articolo collegato:
La presa di posizione del comune di Mezzano.

Il caos all'ordine degli ingegneri di Roma specchio dell'Italia

Entrare nei diritti di ognuno è difficile, ma l'interesse pubblico di un governo di un ordine professionale o di qualsiasi altro entre sembra a volte difficile da far prevalere dando all'esterno una pubblicità negativa di se.

Tutto inzia per l'ordine degli ingegneri di Roma in data 18 agosto 2006 da parte del TAR del Lazio con sentenza n. 7203 annullava la proclamazione del 6 aprile conforme alle consultazioni avvenute in data 22 ottobre 2005.

Non è dato sapere le motivizione che portarono all'annulamento delle proclamazione, ma tant'è che il Consiglio riforma la sentenza in oggetto per diffetto di giurisdizione del tribunale ammininistrativo. Ecco quindi che entra in campo il Direttore Generale di Giustizia Civile che dichiara validi ed efficaci le elezioni il 7 febbraio 2007.

Tutto apposto si dirà, ma neanche per sogno siamo in Italia e si arriva così in data 26 gennaio/9 febbraio 2007 da parte del Consiglio nazionale dell'ordine l'annullamento del procedimento elettorale. Tanto per non farci mancare nulla interviene pure il Tribunale civile di Roma e dichiarando illeggittima la procolamazione del 6 aprile 2006 ingunge al Ministero della giustizia di proclamare gli eletti in conformità di quella effettuata dal Direttore Genrale di Giustizia Civile in data 14 settembre 2006.

In data 11 giugno/9 luglio si dichiara con sentenza della Corte di Cassazione n. 18860/2008 l'innammissibilità del ricorso verso la decisione del Consiglio Nazionale degli ingegneri di febbraio 2007.

A questo punto si arriva a contatti tra Direzione Generale di Giutizia Civile e Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Ingegneri e che porta al parare dello stesso di data 22 ottobre 2008 favorevole allo scioglimento del Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri di Roma e l'arrivo del commissario. Vengono indicata una terna di tre nomi di professionisti senza precedenti penali e disciplinari.

Dal consiglio Romano però si chiedeva ancora la revocazione del rigetto dellla Cassazione del ricorso avverso la decisione del Consiglio Nazionale Ingegneri.

Il Consiglio di Stato dopo questo tormentato iter con sentenza 2173/2009 del 10 marzo 2009 ordinava il Ministero della Giustizia allo scioglimento del Consiglio dell'Ordine Ingegneri Roma e ultimare la procedura di commissariamento. Venne nominato l'ing. Senni. Da qui l'uteriore ricorso di Giuseppe Croce, Ermanno Aloia,Francesco Marinuzzi, Enrico Satragno in merito alla leggittimità di tale scelta. Infatti lo stesso non appartiene alla terna dei tre nomi presentati dal Consiglio Nazionale Ingegneri senza che si sia motivata. Oltretutto Senni non ha sottoscritta la dichiarazione richiesta dal Consiglio Nazionale.

In data 11 gennaio 2012 viene annullata la nomina del Commissario Senni in quanto nel discostarsi dal parere del Consiglio Nazione non si è proceduto alla motivazione. Tale decisione ha effetto anche sulle elezioni del 2009 avvenute su indizione del commissario.

Ecco ciò che il Presidente di Ingegneri d'Europa Associati, ingegnere Carla Cappiello, dichiara sulla vicenda:

"Durante uno dei maggiori momenti di crisi dal dopoguerra, non sarebbe stata auspicabile una nuova paralisi delle attività ordinistiche. Un caos che porterà cattiva pubblicità agli ingegneri di Roma, ma che con un pò di lavoro e con molto buon senso si poteva evitare. I nostri iscritti meritano dignità e stabilità, perché fanno parte dell'eccellenza italiana e contribuiscono a far crescere il Paese. Insieme con la mia squadra di IdEA voglio realizzare un Ordine che si basi sulla partecipazione di tutti e sulla condivisione di progetti reali. In particolare, bisogna dare spazio ai giovani, ai professionisti più maturi ora disoccupati che devono reinserirsi nel mercato e a coloro che necessitano di una continuità lavorativa e di una sicurezza professionale. L'Ordine deve aprire un dialogo costante con aziende e istituzioni e ampliare la sua attività per essere un organo al servizio degli ingegneri. Il futuro richiede impegno, esperienza, rigore, professionalità e trasparenza nell'interesse della categoria”.

Alcune valutazioni. Non entro nella vicenda per quanto riguarda le ragioni dei sindaci ci sono state delle sentenze e delle valutazioni compiute da persone più autorevoli di me. E' da rilevare però che non esiste certezza su cosa capiterà e su come possa esser gestito l'ordine in attesa di elezioni a fine 2012-inzio 2013. Non c'è poi a mio avviso certezza sulle decisioni prese in passato anche a seguito delle elezioni del 2009 che sono invalide.

Se si arriverà finalmente ad una situazione di governabilità alle prossime elezioni non è dato a sapere, ma certamente ciò sarà possibile solo se tutti si comporteranno con responsabilità e questo aldilà del passato e eventuali rancori e rivalse.

Non è possibile che dal 2006 permanga una situazione di incertezza e forse qualcosa anche nelle regole non ha funzionato. Forse le norme sono troppo complesse e vanno cambiate ovviamente da un Consiglio dell'Ordine in pieni poteri. Una semplificità normativa che manca non solo forse all'ordine ma a tutto il paese che si trova con molte regole difficili da seguire e che a volte danno adito a troppe interpretazioni e scappatoie.

In campo elettorale poi come quello in cui si è litigato nel Consiglio dell'Ordine degli ingegneri di Roma una regola è buona se essa porta a risultato certo ed esso venga riconosciuto dagli sfidanti. E questo l'appello che mi sento di fare per il futuro.

Documento allegato:
Sentenza annullamento nomina commissario del 11 gennaio 2012

mercoledì 21 novembre 2012

Documento del Comune Mezzano sulla riorganizzazione impianti sciistici

Ringrazio il Comune di Mezzano per il supporto avuto per ottenere il documento che oggi inserisco sul mio blog. Li ringrazio anche per la pazienza avuta nei miei confronti visto che non sono stato paziente e a volte se mi si diceva che usciva un giorno mi aspetto sempre il documento in pochissimo tempo. A maggior ragione grazie.

Dopo i doverosi ringraziamenti vorrei proporvi in allegato il documento approvato, il quale è stato riportato in parti in un precedente post.

Non è mia intenzione creare polemica, ma proporre le varie voci sul tema perchè finalmente ci sia un esteso dibattito su un settore che traina l'economia del Primiero: il turismo.

Si invitato quindi i Comuni, singoli amministratori, gente comune e operatori del settore turistico e non ha esprimere la propria. Si può inviare prese di posizioni all'email: pierluigi.fabbris@email.it, ma chi è iscritto a Facebook o Google può direttamente mettere un commento ai vari post. E' preferibile usare la possibilità di commentare.

Molti non vorranno prendere una posizione, ma siamo ad un bivio per un modello applicato al settore turistico e la strada che si prenderà potrà determinare l'economia del Primiero.

Documento:

Documento di presa di posizione del Comune di Mezzano su impianti sciistici

Articolin collegati:

Presa di posizione del comune di Mezzano in merito alla riorganizzazione degli impianti sciistici

Presa di posizione del comune di Mezzano in merito alla riorganizzazione degli impianti sciistici

Il 15/11/2012 come socio di minoranza di Siati il comune si è assunto la responsabilità di smuovere la situazione della società e degli impianti sciistici di Rolle.

Questa presa di responsabilità è stata compiuta con la deliberazione del Consiglio comunale convocato in quella data alle ore 20.30 ed è stata presa all'unamità.

La presa di posizione è verso i Comuni di Siror, Transacqua, Tonadico, Fiera in modo di conoscere i loro intendimenti circa il futuro di tale società e degli impianti relativi. Ecco perchè i punti salienti sono:

  1. espressione del comune di Mezzano a ruota di questi comuni in merito alla riorganizzazione;
  2. rideterminazione delle quote azionarie ai livelli prima del 2010;
  3. in caso di ulteriore stagnazione dismssioni della partecipazione azionaria.

Questa presa di posizioni visto che non è da due anni che ci si confronta, ma non esistono posizioni definitive in un senso o nell'altro.

La reazione di Tonadico. Il sindaco di Aurelio Gadenz sollecitato sul punto parla di un Comune di Mezzano ed altri 5 comuni che il 22 maggio 2012 sono andati in un'assemblea di una spa a San Martino ed hanno votato per l'aumento di capitale di 35 milioni senza una delibera consigliare, senza uno straccio di business plan e sapendo che i comuni sotto i 30,000 ab. non possono più partecipare a società di capitale e devono uscire da quelle in perdita. Ad oggi, c.v.d., non è stato versato nemmeno un quattrino. Siror e Tonadico avevano proposto, inascoltati, di nominare un nuovo cda che preparasse un piano di impresa serio trovando anche i capitali per portarlo a termine.

Il sindaco di Mezzano, a fronte di un'evidente scelta sbagliata, voglia scaricare su altri le responsabilità. Noi non temiamo di assumercele basta che ci lascino liberi di parlare con chi veramente comanda in Trentino.

Sul trenino poi siamo stati sempre a favore, ma abbiamo chiesto un progetto di gestione per evitare di trovarci ancora una volta con una situazione di deficit costante.

Anche la partecipazione diretta di acsm non è possibile e quindi l'unica strada è quella di Trentino Sviluppo. Non è giustificato investire soldi in una società che ha dimostrato di non rimanere in piedi. secondo me Trentino Sviluppo serve per gestire gli impianti della SMPDTF in attesa che questa venga liquidata. Non possiamo permetterci il lusso di tenere chiusi gli impianti. Ci sono lavoratori e turisti cche devono sperabilmente utilizzare gli impianti.

La Cassa Rurale è un'azienda privata che ha fatto degli investimenti che se vanno male saranno coperti dalle riserve. Non potrebbe altrimenti aver finanziato così la SMPDTF.

La Comunità non detiene neanche un euro nella SMPDTF e pretende di fare la regia.

La posizione della Comunità di Valle. Ringrazio il Presidente Trotter Cristiano per aver accettato di discutere prima della riunione dell'assemblea della Comunità di Valle di lunedì 19/11 sull'argomento. Essenzialmente rimane ancorato ad un rilancio degli impianti in oggetto con intervento anche della Provincia di Trento e di Trentino Sviluppo. Trova stucchevole che si parli di intervento di Trentino Sviluppo per salvare la stagione invernale entrante e poi si pensi a primavera una liquidazione.

Conclusioni. Si parla di rilancio ma solo da parte pubblica e nemmeno in tal settore esiste concordanza di idee che vadano tutte in quella direzione. Il settore privato è fuori da ciò e sembra non voler investire su tali impianti nemmeno chi lavora sul turismo. Sarebbe interessante sentire la voce di albergatori e di chi lavora sul turismo per capire cosa ne pensano. Sono disponibile a ricevere la presa la posizione di chi vuole inserirsi nel dibattito sopratutto di albergatori della zona.

martedì 20 novembre 2012

Primare PD

Domenica si terranno le primarie del centrosinistra. Si sceglierà il candidato per le prossime politiche di quell'area e si voterà in tutta italia e pure all'estero. Per trovare il seggio in cui esprimere il proprio voto basta collegarsi qui. Per Canal san Bovo si voterà qui:

CANAL SAN BOVO - Locale pubblico SALA CONSILIARE MUNICIPIO
VIA ROMA 58, CANAL SAN BOVO
CANAL SAN BOVO Sezioni 0001, 0002, 0003, FUORI SEDE, IMMIGRATI

Non so come il comune sia andato d'accordo per lo sfruttamento della sala. L'attività che si va a fare è privata, ma di interesse pubblico. Sicuramente si deve ringraziare l'amministrazione e la sindaca Mariuccia Cemin per la concessione della sala e si spera che anche per le primarie del centrodestra (PDL) si possano tenere lì. Sono sicuro che anche col centrodestra la sensibilità dimostrata dall'amministrazione per le primarie del PD verrà confermata nel caso venisse posta la richiesta.

Nell'ambito delle Primarie abbiamo raggiunto l'esponente PD del Primiero Enrico Turra, consigliere della comunità con la lista civica Via Nova, al quale abbiamo posto alcune domande. Lo ringraziamo per la disponibilità.

Quale tra i vari candidati sostiene? Bersani, in quanto tra i vari candidati ha una visione migliore degli altri candidati della situazione attuale e ha l'esperienza necessaria per affrontarla.

Cosa pensa delle gestioni associate? Le Comunità hanno dei poblemi che vanno risolti, ma la riforma non va mandata a mare. Tra questi problemi anche la riforma Gilmozzi che rischia di mettere contro comuni e comunità per soli fini elettoralistici.

Cosa ne pensa del documento di Mezzano sugli impianti sciistici? La Comunità di Valle ha fatto il suo dovere andando a mettere in campo gli strumenti regolamentari idonei per un rilancio. Ovviamente la decisione sta nei comuni soci circa il futuro della società Siati e degli impianti relativi.

Dopo l'uscita di Pacher chi vedrebbe bene come candidato alla presidenza della Provincia di Trento? Lo scriva mi candido io.

La biblioteca di Canal San Bovo

L'utente della biblioteca si sarà accorto che Mansueto Sperandio è andato in pensione e a novembre c'è una nuova bibliotecaria, assunta a tempo determinato, la quale è stata assunta sfruttando la graduatoria recente del Comune di Fiera di Primiero per un posto analogo.

Questa non è l'unica discrepanza che si nota tra quello che si trova e le informazioni sulla biblioteca presenti sul sito del Comune di Canal San Bovo, qui.

Per il mese di novembre, visto che per altri periodi ancora non è dato a sapere, l'orario è un'altro cambiamento che si è avuto in quanto l'orario serale di apertura è stato tolto. Anche l'orario pomeridiano non è rimasto quello consono. E' vero viene mantenuta l'apertura dal Lunedì al Venerdì, ma l'apertura viene ridotta dalle 15 alle 18.

Si aveva avuto modo a settembre di parlare col sindaco del tema e erano aperte tutte le strade. Ieri è stato possibile approfondire lo stesso col presidente di Comunità di Valle, il quale non si è sottratto al tema.

Il Presidente Trotter Cristiano conferma che esiste una richiesta di valutazione se esiste la possibilità di gestire il servizio bibilioteca attraverso la Comunità di Valle. Allo stato attuale non esistono ancora decisioni ma esiste una valutazione.

Non è comunque l'unico tema che si è potuto affrontare con il Presidente. Qui tratteremo solo il tema che è connesso: le gestione associate e i malumori che in molti comuni ci sono circa il diktat dell'assessore Mauro Gilmozzi. Sul tema non si affronta il caso della possibilità di un ricorso da parte di qualche comune giuridizionale di leggittimità costituzionale, ma si entra nel campo politico. Anche in Primiero esistono resistenze sulle gestioni associati sopratutto dai comuni che fanno capo all'Unione Alto Primiero, ma si ritiene il discorso irreversibile tanto più che si deve adeguarsi entro dicembre visto il protocollo di intesa finanziario firmato.

lunedì 19 novembre 2012

La Commissione Europea accetta la proposta Outokumpu

La proposta di Outokumpu per ottnere il via libera all'acquista della divisione Inoxium della Tyssenkrupp, nella quale era presente lo stabilimento di Terni.

Quali problemi presentava? E' stato rilevato che l'acquisizione di Inoxium della Tyssenkrupp da parte della Outokumpu avrebbe rafforzato la situazione di leader della stessa portando nel settore dell'acciaio inossidabile alla fusione delle attività del settore del primo e secondo produttore del settore.

Le importazioni non avrebbero non avrebbero evitato gli effetti sul prezzo che una fusione di tale entità si sarebbe verificati. L'agglomerato che ne sarebbe risultato avrebbe avuto una dimensione in termini di mercato pari a tre volte la lussemburghese Aperam e cinque volte la spagnola Acerinox, rispettivamente terzo e quarto concorrente nel mercato. Tale situzione non poteva garantire la concorrenza; in quanto, sebbene i produttori in questione hanno produzione inutilizzata, non sembra credibile una aggressività concorrenziale e quindi sembra naturale un adeguamento a prezzi crescenti.

Non è poi da sottovalutare ciò che ha dichiarato Jaoqin Almunia,Vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza, in merito alla questione:

“L’acciaio inossidabile è una componente fondamentale di una vasta gamma di prodotti, dai casalinghi alle attrezzature industriali, e un fattore di produzione essenziale per molte industrie europee. La cessione dello stabilimento di Terni evita che la comparsa di un nuovo leader sul mercato europeo abbia effetti negativi per i consumatori e le imprese europee”.

Cosa è stato deciso? Per ovviare a questi problemi, le parti hanno proposto di cedere l’impianto di produzione di acciaio inossidabile di Inoxum situato a Terni e un certo numero di centri di distribuzione in Europa. Grazie alla cessione, l’acquirente disporrà di un’attività di produzione e distribuzione autonoma pienamente integrata, con un accesso a tutti i principali paesi del SEE. Per scelta dell’acquirente, la cessione comprenderà la Società delle Fucine di Terni e la grande linea di produzione LBA2. La Commissione si accerterà che questa attività sia venduta a un acquirente idoneo, a norma del regolamento UE sulle concentrazioni, e che la redditività e la competitività dello stabilimento di Terni sia assicurata.

Gli impegni proposti garantiscono che l’impresa risultante dalla concentrazione continui a subire una pressione concorrenziale sufficiente sul mercato per la produzione di prodotti di acciaio inossidabile laminati a freddo nel SEE. In data 07/11/2012 la Commissione ha pertanto concluso che l’operazione proposta, come modificata da questi impegni, non desta preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza. La decisione è subordinata al pieno rispetto degli impegni.

Una buona notizia per lo stabilimento di Terni. La decisione in oggetto è una buona notizia in quanto si afferma che lo stabilmento di Terni dovrà esser ceduto in toto senza la temuto smembramamento della parte più redditizia dello stabilmento stesso. Ovviamente andrà verificato il rispetto degli impegni.

Ora assieme ad altri centri in Europa, Outokumpu dovrà procedere alle cessioni richieste dalla decisione e trovare un acquirente che possa gestire in modo adeguato lo stabilmento lo stabilmento di Terni. In questo processo potranno avere un ruolo anche le amministrazioni locali e nazionali, in modo da poter facilitare l'arrivo di acquirenti evitando la perdità di un'altro pezzo dalla nostra industria. Un mercato quello dell'acciaio innosidabile vasto in quando ha molti utilizzi per la sua proprietà di resistere alla corrosione.

Ora si è trovata soddisfazione per quanto riguarda l'unità dello stabilimento di Terni, ma inizia la sfida della ricerca di un acquirente che possa mantenere lo stabilimento competitivo. Una sfida questa che richiede la collaborazione di Outokumpu, le amministazioni locali e nazionali e dei sindacati; in quanto solo in tal modo si potrà garantire un futuro allo stabilmento e ai suoi lavoratori. Un lavoro ancora lungo ma che può aver inizio con basi nuove.

Articoli correlati:

  1. La commissione accetta la proposta Outokumpu
  2. Attesa per lo stabilmento di Terni di Outokumpu
  3. Preocupazione per lo stabilimento siderurgico acquistato da Otokumpu

sabato 17 novembre 2012

Ultimo appuntamento col sabato del Grillo (Il non statuto del Movimento 5 stelle)

Si sente spesso parlare che il Movimento 5 stelle non abbia un regolamento o comunque qualcosa che ne guidi l'agire. Chi dice ciò dice il falso.

Il Moviemento 5 stelle ha uno statuto composto da 7 articolo o come meglio loro lo chiamano un non statuto che è possibile avere qui. Uno statuto a dir poco corto se pensiamo agli statuti dei partiti tradizionali.

Art. 1 Natura e sede. Quando legge il titolo di quest'articolo uno pensa ora mi chiarisco cos'è il Movimento 5 stelle e dove ha sede e dopo averlo letto potrebbe rimanere un po' deluso.

La prima delusione deriva dal fatto che esso è una non associazione che con l'altro termine non statuto non è un termine chiaro. Se un'associazione è un insieme di persone che condivido certi valori per alcuni scopi degli associati senza fine di lucro essere una non associazione sembra, senza mettere in dubbio la gratuita con cui le persone si avvicinano al Movimento, come a dire che non c'è una struttura stabile di persone che con uno scopo preciso condividendo certi valori. Se non ho un insieme di valori e delle regole interne come posso garantire la democrazia interna e mirare a governare il paese?

Seconda delusione sopratutto per chi non è avvezzo come me agli strimenti digitale è la sede la quale si trova sul sito www.beppegrillo.it ed è raggiungibie a questo indirizzo email: Movimento5stelle@beppegrillo.it. In tal modo si escludono dal Movimento molti anziani e persone che non sanno usare la realtà digitale.

Art.2 La durata. Il Movimento 5 stelle non ha una durata e questo come viene ribadito in tale articolo perchè non è un associazione.

Art. 3 Contrassegno. Il contrassegno è proprietà di Beppe Grillo, il quale è l'unico che ha diritto di uso dello stesso. Ciò fa pensare che tutto il Movimento sia alla fine incarnato dalla persone Beppe Grillo. Cosa differenzia ciò dal PDL di qualche tempo fa a traino Berlusconi? Una differenza c'è almeno il PDL aveva una struttura che alla fine è arrivata ad arginare il leader nel Movimento 5 stelle non c'è.

Art. 4 Oggetto è finalità. Quest'articolo è cruciale perchè mette in luce cosa si propone di fare e come.

Il Movimento è un aggregatore di idee nate in seno al sito www.beppegrillo.it e ai metup, delle iniziative popolare e delle Liste Civiche Certifcate. Le Liste Civiche Certificate viste che usano il contrassegno che è proprietà di Beppe Grillo, sebbene non si possa dare certezze su ciò, dovrebbero esser certificate dallo stesso. Con il termine Lista Civica Certificata e con gli altri strumenti di consultazione e decisione che avvengono nella rete si vuole differenziarsi dai partiti; infatti il Movimento 5 stelle non sarà mai un partito. Vuole esser un bagno di idee ove la decisione è presa nel modo più ampio possibile e non da pochi.

Leggendo quest'articolo del non statuto datato 10/12/2009 si parla già di voler partecipari alle elezioni per le elezioni di Camera e Senato, dei Consigli Regionali Regionali e Comunali.

Art. 5 Adesioni. L'adesione è semplice e prevede solo delle scarne condizioni. Essa avviene come in un normale sito e richiede come prima condizione di esser maggiorenni. Le altre condizioni sono non esser iscritto al momento dell'adesione a partiti politici o associazioni aventi oggetto o finalità in contrasto con quelli descritti sopra. Tale requisiti verranno autocertificati dall'aspirante socio.

L'identificazione del richiedente, l'eventuale accettazione e le comunicazioni con lo stesso per quanto permesso dalla normativa verranno concluse online.

In caso di richiesta del socio o in caso di perdita dei requisiti di accettazione al Movimento ci sarà la sua cancellazione.

Art. 6 Finanziamento attività sotto il nome del movimento 5 stelle. L'adesione è gratuita e per il finanziamento verranno sul blog www.beppegrillo.it aperte sottoscrizioni su base volontaria per il finanziamento delle attività del Movimento.

Art. 7 Procedure di designazioni dei candidati alle elezioni. Per le candidature alle varie elezioni verranno costituiti di volta in volta dei centri di raccolta che vaglieranno le candidature di chi potrà fregiarsi del simbolo che appartiene a Beppe Grillo. Tale stato di cose porta a pensare che le candidature venga vagliate dallo stesso Beppe Grillo.

Le liste che ne usciranno fanno il verso alla situazione in cui si sono cacciati i partiti richiedendo che oltre all'età per candidarsi alle varie elezioni e quindi in molti casi solo la maggiore età la persona deve esser incensurata e non aver nessun procedimento penale pendente. Un buon sengnale questo per poter arrivare alle liste pulite che ancora oggi faticano ad affermarsi.

Il processo di participazione della rete arriva dopo che le candidature sono state già decise in modo da sentire la base. Visti i dissidi che spesso emergono nel MS5 e visibili anche sulle televisioni e giornali circa il non rispetto della democrazia e i filtri che esistono sulle discussione del sito www.beppegrillo.it. Non posso verificare la realtà di questo fatto, ma certamente non contribuisce a dare del Movimento una superiorità verso ai partiti in termini di trasparenza.

Le regole sul procedimento di candidatura non sono stabili ma possono cambiare nel tempo e a seconda delle consultazioni. Non si dice chi è deputato a scegliere e che consultazione si farà per il cambiamento delle stesse. Un fatto questo che lancia ombre sul Movimento.

Conclusioni. Scarne regole e a volte fumose che sebbene innovano spesso il modo di porsi verso il cittadino a volte può creare problemi dovuti a sistemi che sebbene vorrebbero andare verso la trasparenze nei fatti spesso vanno in senso contrario.

Sembra poi vedere un Movimento che si basa su un capo carismatico che può molto viste le regole non sempre precise. Ok il programma ma si deve a mio avviso rivedere lo statuto per aggiornalo alla vera sfida che si vuole portare avanti. La cosa che mi preoccupa molto il fatto della "non associazione" che da un idea di un gruppo che si vuole portare avanti qualcosa, ma che alla fine non è pienamente un gruppo e per questo potrebbe arrivare inaspettato un libera tutti. Ciò non conferisce allo stesso Movimento affidabilità. Sono pronto a ricredermi: potrebbero esserci valori così forti da tenere insieme le persone comunque. I fatti che ogni giorno ci vengono riportati di dissapori e uscite non fanno ben sperare.

Articoli collegati:

  1. Presentazione Sabato del Grillo.
  2. Democrazia, rapporto tra cittadini e stato.
  3. Informazione.
  4. Istruzione.
  5. Salute.
  6. Economia.
  7. Trasporti.
  8. Energia.
  9. Il non statuto.

martedì 13 novembre 2012

Consiglio comunale urgente del 13/11/2012

Questo consiglio comunale è iniziato alle 20.30 è ha portato a delle approvazioni e prima delle 22.00 è finito.

La presenza di consiglieri era totale, mentre il pubblico si può definire inesistenze, tre persone con me.

Esame verbale seduta precedente. Questo punto ha avuto una trattazione veloce essendo stato dato per letto visto che viene inviato a casa ai consiglieri. Non sono state avanzate osservazioni e si è andati a votazione con voto unanime.

Esame attuazioni programma e equilibrio di bilancio. Nel 2012 sono stati venduti 14 lotti di legname per una cifra vicina a 350.000 euro. Perfino i funghi per i quali non si profilava una stagione stupefacente hanno portato circa 68.000 euro. L'ICI con l'accertamento ha portato un buon guadagno. La prima rata IMU a portato 17000 euro. Gli impegni per spese di investimeno ammontano a circa 1555000 euro contro uno stanziamento di 2641000e uero. E' stato usato meno del 50% dell'avanzo amministrazione per la somma di 876.272 euro contro più di 2.000.000 euro di avanzo.Le tariffe per i servizi coprono il 100% della spesa e i rifiuti urbani vengono gestiti da Azienda Ambiente. Non è necessaria nessuna variazione richiesta dal patto di stabilità e il bilancio è in equilibrio.

La commissione edilizia ha trattato 175 pratiche rilasciando 90 commissione edilizia lontano dalle pratiche del passati che in tempi buoni arrivavano a circa 300. Un calo progressivo ma particolarmente forte quest'anno dovuto alla crisi economica. Sempre in campo edilizio da evidenziare le 15 segnalazioni di abusi edilzio che incrementano da 1 dell'anno passato. Da segnalare poi un'altro dato negativo gli otto casi di competenza dell'autorità giudiziaria contro i zero dell'anno prima.

Da un punto di vista demografico dal 1/1 al 9/11 c'è stato un calo di 18 unità portando i residenti da 1623 a 1605. I movimenti sono stati questi:

  • nati 10
  • morti 22
  • immigrati 18
  • emigrati 24

Tale punto è stato votato all'unanimità con la temporanea assenza del consigliere Claudio Bettega.

La variazione di bilancio di assestamento. Tale variazione è richiesta in buona parte dagli uffici per allineare alcune voci di spesa alle reali necessità. Buona parte è dovuta ad adeguamenti dovuti al personale e poste ad esso relativi.

Le poste inserite dalla giunta sono:

  • contributo corpo bandistico 1000 euro
  • manutenzione straordinaria edifici 3000 euro
  • contributi attività culturali delle associazioni 2500 euro
  • arredo e software 80000 euro
  • afito straordinario sgombro neve 7000 euro
  • manutenzione staordinaria strade 700 euro
  • ecomuseo spese straordinarie 5000 euro
  • messa a norma stabili comunali palestra 15000. Questa spesa è dovuta a luci di emergenza.
  • illuminazione pubblica (luminarie) 1000 euro

Votazione umanime e immediata esecutività.

Cessione quote a comune della Lozen Energia Srl. Prima di tutto devo fare una rettifica sul punto, in quanto ho preso un abbaglio, interpretndo male, un ordine del giorno di mezzano sull'accettazione della cessione di Mezzano. In data 15/11 il comune di Mezzano accettare si la cessione, ma come oggi ha fatto il comune di Canal San Bovo.

Oggi si è compiuto ciò che già il 30/4/2012 si era deciso con una deliberazione del Consiglio comuale in cui si accetto la proposta di PVB Power Spa che voleva fare una centralina sul Lozen e sul Vanoi. Ecco quindi che vengono costituite le società Lozen Energia Srl e Idrogenesis Srl.

La proprietà della Lozen Energia srl e Idrogenisis srl sono di proprietà ora della Centraline Trentine Srl. Per Idrogenesis è tutto bloccato per problemi ambientali dovuti all'insistenza delle opere sia di presa che la centralina in zona antecedente il bivio per Coldose e quindi in zona SIC e ZPS, per la quale è stata ottenuto sostegno dall'assemblea del Compresorio di Primiero con mio voto di astensione (visto che il progetto non era stato presentato). Per Lozen Energia Srl invece l'iter va avanti più spedito la presa sul comune di Mezzano e la centralina su Canal San Bovo. Al comune di Canal San Bovo si cederebbe il 39% della società, il 24% a Mezzano e il 7% a ACSM. Attualmente la società è al 100% di Centraline Trentine Srl. Tutto questo senza oneri per il comune. Ovviamente i comuni daranno le deroghe urbanistiche.

Tutto questo sganciando la questione dalla Idrogenisis Srl che invece è ferma per i rispetti ambientali maggiori richiesti da una ZPS e SIC. Nel caso il comune proseguisse da solo nella realizzazione dell'opera avrebbe buone probabilità di realizzare la centralina sul Vanoi in quanto i rispetti ambientali si abbasserebbero. Ovviamente ad una cessione del 100% di Idrogenesis si avrebbe un abbassamento della quota in Lozen Energia Srl al 5%

L'entrata in Lozen Energia Srl nei patti parasociali inserira la clausola di no oneri per investimenti e un ragionevole ritorno degli utili. Si stima che l'investimento si pagherà in 7 anni e poi genererà 450000 euro annui. Nel caso di Idrogenesis, ove la produzione è maggiore si passa da 6000000 kwh a 16000000 kwh, e dove si avranno maggiori certificati verdi un guadagno oscillante tra 1600000 a 1800000 euro. Tutto ciò è passato all'unanimità e si è data

Con queste prospettive non si poteva che accettare la proposta essendo una entrata utile sopratutto in un contesto di risorse calanti. L'urgenza è dovuta dal fatto che il 20/11 dovrebbe esserci il rogito e ci si voleva far trovare pronti. Un senso di responsabilità dell'amministrazione in questo caso anche se si poteva fare come Mezzano e andare ad una convocazione ordinaria. E' comunque un senso di responsabilità che è apprezzabile.

Comunicazioni del sindaco. Tutti sapranno le vicende dell'isolamento di Caoria e del lento ripristino della viabilità. Attualmente le auto posso usare la strada delle Fratte, mente i mezzi pesanti in fasce orarie concordate e l'ausilio dei vigili del fuoco utilizzare il guado. Non è possibile per gli stessi usare le Fratte per il rischio di danni seri al manto stradale con cedimento della strada stessa. Si è in contatto con i Bacini montani per verificare la possibilità di una pulizia del torrente per eliminare il materiale dalle vasche che permettono l'incanalamento dell'acqua nei tubi in modo da rendere meno soggetto a danni il guado anche in periodo primavrile.

Diverso discorso per la strada dai Pugnai a Cancellan che è franata e per la quale non esiste soluzioni immediate. La provincia sta studiando un soluzione temporanea per la fognatura per poi riuscire a trovare una soluzione definitiva per la stessa. Il conoide è molto esteso e profondo almeno 70 metri e anche fosse possibile fare micropali a tale profondità si andrebbe a farli su lastra morta non portando a soluzione. Attualmente c'è un solo residente in tale zona e l'unica strada è l'altra, ma che non arriva a Pugnai. Essa non è spalabile con i mezzi del comune e si pensa a far intervenire una ditta esterna con mezzi più piccoli ma solo quando cessa la nevicata. Per il momento anche se la Provincia e anche il comune stanno lavorando una soluzione non esiste una soluzione immediata.

lunedì 12 novembre 2012

Cessione al comune Canal San Bovo di quote Lozen Energia Srl

L'operazione in oggetto sembra un po' ombrosa e sembra quasi perperare lo stile passato in cui sul filo dell'urgenza si sono acquistate quote di società.

Non è l'esame della cessione al Comune di Canal San Bovo delle quote motivo per l'urgenza del comune visto che il Comune di Mezzano esamina il stesso tema in convocazione ordinaria per concedere al cedente il benestare alla cessione. Tale tema verrà trattato al punto 6 del Consiglio Comunale di Mezzano del 15 novembre 2012 alle ore 20.00.

Il 13 novembre 2012 nel consiglio già presentato si farà un'esame di tale cessione senza però approvazione. L'urgenza allora si potrebbe vedere nella necessità di dare concreta manifestazione di interesse del comune di Canal San Bovo per tale operazione e quindi far capire che si vuole realmente entrare nella società. Ciò potrebbe influenzare ilm giudizio sull'accettazione della cessione da parte del cedente. Visto che queste operazioni non si decidono da un giorno all'altro era comunque più consona a mio avviso una convocazione ordinaria.

Accettazione a Mezzano. Cosa ci dice il fatto che serva l'accettazione per la cessione di tale quota? Si è in presenza di patto parasociale, oppure di sindacato, che vieta la vendita se non c'è accettazione. Ciò pone delle domande:

  1. eventualmente il comune di Canal San Bovo pensa di entrare nel patto parasociale (o di sindacato)?
  2. chi fa parte di tale patto di sindaco oltre al Comune di Mezzano?

Chi è il cedente? Molti di voi a sto punto si faranno questa domanda e ho intenzione di rispondere.

Il cedente è Centraline Trentine Srl e non è dato a sapere che parte verrà ceduta o se uscirà completamente dalla società. Da come si legge dall'ordine del giorno sembra che tale partner scenda nella quota ma non esca e quindi si troverebbe col Comune di Mezzano e Canal San Bovo socio, sebbene con quote inferiori, e quindi un eventuale patto vederebbe Canal San Bovo affiancarsi a questi soci.

Tale società ha centraline sparse nel Vanoi in qualche caso degne di interrogazione provinciale.

Si poteva cercare la convocazione ordinaria in quanto non credo che entrare sia indispensabile e urgente, in quanto l'operazione poteva valutata meglio. Da ciò nascondo delle domande:

  1. da cosa derviva l'urgenza?
  2. quali benifici porta al Comune di Canal San Bovo?
  3. quanto costerà al comune?
  4. perchè Centraline Trentine srl cede parte della sua quota?

Non è molto ma è già qualcosa che porta a capire meglio l'operazione.

domenica 11 novembre 2012

L'Unità filoberlusconiana?

Ho trovato interessante l'articolo dell'Unità e vorrei porteVi dare una mia lettura dell'articolo. L'articolo in questione ha un titolo che incoriuscisce: Un anno d’Europa senza Berlusconi

E' si oramai è già passato un anno da quando Berlusconi lascio lo scranno del Governo; governi i suoi che segnano nel bene o ne male un epoca della politica italiana. Anche quando oramai è defilato l'ex premier Berlusconi fa parlare di se e devo dire che mai mi sarei aspettato di leggere tale articolo.

L'articolo in questione fa un paragone tra Monti e Berlusconi e alla fine con due visioni d'Europa.

Tanti di noi si ricordano la battuta di Berlusconi che poco prima di dimettersi negava la crisi dicendo "i ristoranti erano pieni, i posti di vacanza erano iperprenotati, e l’Italia non sentiva e dubitava che ci fosse la crisi". Tanti si ricorderanno i risolini di Merkel e Sarkozy all'indirizzo del nostro premier i quali denotavano la credibilità che avevamo in Europa.

Monti ha riportato credibilità e sebbene ogni tanto si senta parlare di spread esso è un tema non più pressante come sotto il Governo Berlusconi. Oggi però : i ristoranti non si sono ancora riempiti, i posti di vacanza non registrano il tutto esaurito, e soprattutto gli italiani avvertono, e come!, un qualche cosa che assomiglia ad una forte crisi.

Due visioni di Europa diversa una più dei popoli e l'altra più burocratica, la quale quest'ultima sposta le decisioni (le quali in parte sono già europee) decisamente sull'Europa. Bisogna fare questo perchè ce lo chiede l'Europa, bisogna fare quest'altro per lo stesso motivo.

Il ruolo della politica. Il ruolo della politica non è solo andare avanti nel solco tracciato sopratutto se il solco ha portato pochi frutti. Non è farsi ad ideologia europeista come ciambella di salvataggio e dire dove non vogliamo finire. Non basta dire non vogliamo esser la Grecia, ma dobbiamo voler dire dove vogliamo andare.

La riabilitazione di Berlusconi. Forse leggendo l'articolo e come vengono trattati i vari attori sia Berlusconi, Monti e la sinistra a qualcuno potra sorgere una domanda come quella che mi sono posto io: l'Unità riabilità Berlusconi?

Monti viene descritto come una persona che fa scelte per riamanere nel solco tracciato senza chiedersi se sia giusto.

La sinistra viene descritta come qualcuno che si da garanzie all'Europa, ma che dice cosa non vuol esser ma non ciò che vuole essere.

Berlusconi e la coalizione che lo sostiene viene descritto come una persona che sbaglia ma che perlomeno da un idea di dove vuole andare: perchè no anche descrivendo il mondo con ottimismo. Personalmente non speravo di trovare una tale linea all'Unità. Forse mi sbaglio, ma ciò è quello che ho pensato avendo letto più volte l'articolo.

sabato 10 novembre 2012

Ristrutturazione SuperINPS effetti sui lavoratori e concorsi ancora in atto

In data 31.12.2011 il Governo cancellò l'INDAP e la ristrutturazione degli enti previdenziale è andata avanti nel nome della riorganizzazione e della spending review. Tale situazione è ancora in divinire e ancor oggi è difficile vederne i contorni.

La situazione non è semplice. La situazione da sbrogliare dopo gli accorpamenti dei vari enti previdenziali e la ristrutturazione interna non è facile in quanto coinvolge molti lavoratori e spesso tali manovre si portano dietro esuberi. Inoltre spesso le ristrutturazioni si portano avanti chiusura di filiali con perdita di servizio nelle aree marginali e occupazione nelle stesse e pure ciò entrerà a mio avviso nelle valutazioni. La valutazione a mio avviso deve andare verso la semplificazione e il miglior servizio al cittadino, sebbene mi accorgo che nel caso qualche filiale venga chiusa in quella zona ci saranno proteste.

Non solo lavoratori interni, ma anche concorsi ancora in essere sebbene avrebbero dovuto concludersi in passato. Un esempio su tutti questo,il quale è stato messo in campo dall'INDAP quasi tre anni fa e ancor oggi trova i suoi cocorrenti non sapere che fine farà. Già a giugno 2011 dopo che già era passato diverso tempo si pensava che ci fosse una soluzione pensando di annullare il concorso, ma la linea prevalsa è stata un'altra: l'attendismo.

Una buona notizia. La risposta dovrebbe arrivare il prossimo giugno, ma viste i contatti tra INPS e Governo, stavolta dovrebbe esser quella buona per avere informazioni certe. Forse anche prima della data del 30 giugno 2013.

Convocazione urgenza consiglio comunale

Per la data del 13 novembre 2012 alle 20.30 è stato convocato d'urgenza il consiglio comunale per discutere i seguenti punti:

  1. esame verbale seduta precedente;
  2. esame verifica stato di attuazione dei programmi e salvaguardia equilibri di bilancio esercio 2012;
  3. esame variazione al bilancio esercizio 2012;
  4. esame cessione quote della società Lozen al Comune di Canal San Bovo;
  5. comunicazioni del sindaco.

Il punto 1 non ha bisogno di presentazione essendo lo stesso norma in ogni consiglio comuanale. Mentre analizziamo i punti 2 e 3 assieme in quanto a mio avviso sono collegati.

Il punti 2 e 3. Entrambi in punti condividono una dicitura ambigua esame, la quale sembra non prevedere nessuna votazione.

Il primo dei due punti è un analisi dei rispetto dei programmi e degli equilibri di bilancio d'esercizio 2012. Questo è un modo a mio modo di vedere per capire dove si è nell'attuazione del programma e valutare se bilancio 2012 è in equilibrio. Personalmente visto che non c'è votazione vorrei vedere che tenore si terrà.

Il secondo punto, la variazione di bilancio, sembra prevedere un essame preventivo della variazione ma nessuna votazione. Visti i punti ritengo che la stessa voglia mettere le risorse per l'acquisto di quote della società Lozen Energia Srl, ma non avendo dati ulteriori non posso esprimermi. Non essendoci votazione non è una presa di posizione netta su tale punto.

Esame cessione quote della società Lozen al Comune di Canal San Bovo. Nemmeno qui sembra volersi prendere una posizione netta infatti non si chiede l'approvazione ma solo un esame della cessione della secieta Lozen Energia Srl, ma qalcuno sa chi è tale società?

La società in questione è una società che si occupa di:

OGGETTO SOCIALE: LA SOCIETA' HA PER OGGETTO LA PROGETTAZIONE, LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DI IMPIANTI PER LA PRODUZIONE ENERGETICA DI QUALSIASI TIPO. LA SOCIETA' POTRA' INOLTRE COMPIERE TUTTE LE OPERAZIONI COMMERCIALI, INDUSTRIALI, MOBILIARI E IMMOBILIARI RITENUTE NECESSARIE O UTILI PER IL CONSEGUIMENTO DELL' OGGETTO SOCIALE, PRESTARE FIDEIUSSIONI E GARANZIE REALI O PERSONALI, ANCHE A FAVORE DI TERZI, E ASSUMERE PARTECIPAZIONI E INTERESSENZE IN ALTRE SOCIETA' O IMPRESE, PURCHE' TALI OPERAZIONI NON SIANO SVOLTE NEI CONFRONTI DEL PUBBLICO NE' IN VIA PREVALENTE, NEL RISPETTO DELLE INDEROGABILI NORME DI LEGGE.

Essa ha sede a Mezzano in via Roma, 87.

Conclusioni. Non c'è nessuna presa di posizione su nessun punto e non riesco a valutare i motivi che hanno portato a richiedere una convocazione d'urgenza del Consiglio Comunale. Non è elementi allo stato di valutare la bontà dell'acquisto della Lozen Energia Srl, ma presto si potrà valutare lo stesso. Mi chiedo però è un bene acquistare società di tal tipo? Come si valuta la bontà di tale acquisto? Non andrebbero usate le risorse per servizi ai cittadini?

Non avendo allo stato altri elementi per valutare vorrei solo invitare la popolazione a partecipare numerosa, in modo da rendersi conto dello stato dell'arte dell'attuazione dei programmi e dell'attività del comune. Ci sono molti temi che vanno approfonditi e una buona partecipazione della popolazione è auspicabile anche per rendersi conto se c'era realmente l'urgenza di convocare tale consiglio.

Convocazione d'urgenza consiglio comunale.

venerdì 9 novembre 2012

Settimo appuntamento col sabato del Grillo (energia)

Eccoci all'ultimo appuntamento con il programma del Movimento 5 stelle. L'energia viene vista da MS5 basarsi su 2 temi il risparmio energentico e dell'innovazione nel campo della produzione di energia.

Risparmio energetico. L'applicazione rigorosa della Legge 10/91 che favorisce l’utilizzo di energie alternative e il risparmio energetico, non ancora adeguatamente applicata, guardando nel campo del risparmio energetico degli edifici alla Germania e alla Provincia di Bolzano. Quest’ultima ha messo in campo una legge che fissa a 7 litri gasolio il consumo massino a metro quadrato permesso per il riscaldamento degli utenti. Tale metodo dovuto al risparmio è teso anche ad evitare le sanzioni economiche previste dal trattato di Kyoto verso per chi sfora nelle emissioni di CO2. Per far ciò si vuole prevedere la classa C energetica fissata a Bolzano per le concessioni edilizie sia in caso di nuove costruzioni sia ristrutturazioni. Tali manovre sono sicuramente auspicabili, sebbene non nel breve in quanto esse potrebbero nel breve portare ad un appesantimento della situazione nel campo dell’edilizia visti i maggiori costi da sostenere per gli interventi richiesti.

Prevedere anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per le ristrutturazioni se esse vengono fatte con contratti di ristrutturazone esco (energy service company), ovvero effettuate a spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava. Ma sono realmente vantaggiosi questi contratti? La gente riuscira realmente ad avere un idea del risparmio?

Non solo privato nel programma ma anche pubblico nel settore dell’energetico per quanto riguarda gli edifici pubblico con una previsione di riduzione del 10% degli stessi sanzionando gli enti inadempienti. Ma con quali risorse si potranno fare gli interventi?

Si prevede poi di elaborare una normativa rispettosa della direttiva europea 76/93 e andando verso il risparmio energetico ed una maggior efficienza delle centrali di cogenerazione che attualmente è sotto gli standard europei Si deve voler andare in tale direzione investendo parecchio. Si vuole veramente? Dove si vuole trovare risorse?.

Poduzione. Bisogna potenziare la produzione da parte delle nostre centralali termoelettriche riducendo l'impatto ambientale delle esistenti. Non è previsto un abbandono dell'energia prodotta da origine fossile, ma si cerca un produzione da tale fonte efficente partendo dalla co-generazione diffusa energia elettrica calore negli edifici più energivori. Potrebbe ciò portare investimenti cospicui, ma come incentivarli e con quali risorse?

Incentivi anche alla produzione distribuita di energia elettrica estendendo a tutte le fonti rinnovabili e alla micro-cogenerazione diffusa la normativa del conto energia, vincolandola ai kW riversati in rete nelle ore di punta ed escludendo i chilowattora prodotti nelle ore vuote. In tale modo si vuole incentivare la produzione nei luoghi e nelle ore che più si ha bisogno di energia. Ottima idea, ma da verificarne l'applicabilità.

Un svolta verde con un'applicazione rigorosa della normativa prevista dai decreti sui certificati di efficienza energetica, anche in considerazione dell’incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che essi comportano; infatti l'energia più pulità è il risparmio. Va bene investimenti in tale settore, ma verificandone i risultati.

Le produzione distribuita di energia termica da fonti rinnovabili deve esser incentivata in particolare le biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo, con un controllo rigoroso del legno proveniente da raccolte differenziate ed escludendo dagli incentivi la distribuzione a distanza del calore per la sua inefficienza e il suo impatto ambientale. E' un'azione sensata che porterebbe a rivalutare alcuni impianti a biomassa. Si guarda alla raccolta delle biomasse vergini di scarto recuperando un rifiuto sottoforma di energia. A mio avviso andrebbe previsto anche un utilizzo della produzione locale di biomassa e di ciò che proviene da raccolte differenziate senza ricerca di materiale proveniente da zone distanti.

Gli incentivi CIP6 alla combustione dei rifiuti in base al loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili deve esser eliminato. Credo che su questo punto si deve trovare una soluzione per i rifiuti che non possono esser differenziati. Se non si vogliono inceneritori a mio avviso si deve prevedere anche che ci possa esser un recupero energetico di tali rifiuti. Sicuramente sugli incentivi CIP6 a tale fonte energetica va fatta una riflessione, ma a mio avviso su essa non si deve avere preconcetti. Non so se il Movimento sul punto è contro solo agli incentivi o anche alla fonte in se?

Tutti i rifiuti devono diventare risorsa e credo che la previsione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici sia ottima, ma va coinvolta la popolazione in modo da dislocare le struttture dedicate in zone adeguate.

Il petrolio e la benzina la fanno ancora da padroni come combustibili per trazione (automobili e veicoli in genere) e la legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili, vincolando all’incremento della sostanza organica nei suoli le produzioni agricole finalizzate a ciò mi sembra un ottima idea. Unica perplessità è basata sul fatto se gli stessi possono esser utilizzati nei motori presenti nei nostri veicoli. Sono compatibili? Come si pensa eventualemente superare eventuali problemi?

L'estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l’energia elettrica anche agli impianti di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW è un ottima idea in quanto si potrebbe sfruttare l'energia che si posso produrre nei micro impianti nelle case. E' a costo zero o quanti investimenti prevedono? Non si sa.

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  1. Presentazione Sabato del Grillo.
  2. Democrazia, rapporto tra cittadini e stato.
  3. Informazione.
  4. Istruzione.
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  6. Economia.
  7. Trasporti.
  8. Energia.
  9. Il non statuto.